Terminata la fase di analisi, possiamo iniziare la fase di UX design. Prima di entrare nella fase di progettazione, capiamo quale approccio usare e cosa ci serve per progettare in maniera efficace e consapevole.
Content-first
Il termine Content-first design indica un processo di progettazione che
mette i contenuti in posizione centrale.
Prima di pensare all’organizzazione, alla struttura o peggio ad aspetti
visuali, questo approccio prevede la focalizzazione sui contenuti e quindi
su cosa offrirà il nostro prodotto.
Il valore di un prodotto è il contenuto che viene fornito all’utente
finale: chi paga un prodotto paga per i suoi contenuti resi accessibili
grazie alle sue funzionalità.
A partire dalla conoscenza dei contenuti, è possibile progettare la
struttura, la navigazione e il layout in modo consapevole e sensato.
Struttura e layout si devono “adattare” agli specifici contenuti e devono
tener conto dei relativi vincoli ed implicazioni.
È importante che i contenuti siano identificati prima che vengano prese
decisioni di design.
Un layout non è migliore di un altro in assoluto, un layout è efficace se
organizza e presenta gli specifici contenuti nel miglior modo possibile,
rendendoli chiari ed accessibili.
Approccio Content-first: i vantaggi
Esaminiamo alcuni dei vantaggi che si trovano mettendo il contenuto al
primo posto:
- Focus sul “cosa” e non sul “come”
-
Costringe a pensare ad aspetti “pratici” fornendo un’idea più
concreta del prodotto -
Un buon prodotto deve avere buoni contenuti perché l’utente finale
“compra” o apprezza il prodotto per i contenuti che offre -
Permette di individuare con il giusto anticipo limitazioni ma anche
opportunità -
Una strategia basata sul contenuto è più forte e condivisibile tra
gli stakeholders; i contenuti possono essere compresi e validati
anche da figure con diverso background professionale -
Evita che i contenuti vengano “infilati” a posteriori in un layout
già definito (e magari non adatto), facilitando la fase di UX e UI
design
Content-first e Responsive Web Design
La progettazione basata sui contenuti è una pratica strettamente legata al responsive web design (RWD). Il sito responsive non implica due versioni distinte di sito per web e mobile ma piuttosto il contrario: è un unico sito con gli stessi contenuti con un layout in grado di scalare armonicamente sulle risoluzioni di diversi dispositivi.
Demolendo il vecchio concetto di sito mobile dedicato, il RWD riduce costi di manutenzione e promuove la semplicità e la scalabilità. I contenuti determinano il design responsivo.
Mobile-first design
La pratica dell’approccio Content-first è propedeutica e per certi versi complementare a quella del Mobile-first design all’interno del RWD. Non basta identificare i contenuti, serve organizzarli in primis all’interno di una viewport ridotta, per capire come renderli fruibili nel modo migliore. Solo in un secondo momento si considera come il layout scali per riorganizzare i contenuti sfruttando il maggiore spazio a disposizione.
Progettare mobile-first significa effettuare un processo di sintesi e semplificazione, ponendo attenzione particolare alla comprensione e all’usabilità all’interno di un contesto di utilizzo che non è il top per tecnologia, prestazioni e condizioni. Oltre allo spazio fisico ridotto sullo schermo, la presenza di diversi gesti (mobile gesture), modalità e condizioni di interazione con l’interfaccia influisce sull’organizzazione dei contenuti all’interno del layout.
Content-first prototyping
Se lo scopo di struttura e layout è organizzare i contenuti, è poco sensato
pensare di progettare uno scheletro senza sapere cosa c’è dentro.
Per questo una delle applicazioni del Content-first design avviene tramite
il Content-first prototyping, ossia la creazione di prototipi (in senso
lato) basati sui contenuti.
Applicando una visione strategica del contenuto questa pratica trasforma
gli UX designer anche in content strategists.
Lo scopo del Content-first prototyping è creare la struttura per il nostro
contenuto e contribuire all’architettura dell’informazione.
Content mapping e tipi di contenuto
Un’attività fondamentale e spesso sottovalutata dagli UX designer è il
Content Mapping.
Consiste non solo dell’individuazione dei contenuti e dei loro tipi ma
anche nella creazione di una mappa che ne evidenzia i legami e tutte le
micro e macro interazioni.
In particolare, si concentra sulle interazioni dell’utente finale con i
contenuti e contribuisce alla definizione della Customer Journey, ossia il
“viaggio” dell’utente nell’esperienza di acquisto, in senso lato, di un
prodotto.
È analoga al work flow ma con focus sui contenuti. È quindi un aspetto
chiave “in quale momento” del flusso l’utente si interfaccia con
determinati contenuti.
Questa mappatura ha un ruolo molto strategico, perché aiuta a creare un
piano di distribuzione dei contenuti mirata e possibilmente personalizzata
in base all’utente e alle sue caratteristiche.
La mappatura dei contenuti è legata alla pianificazione di marketing poiché
il suo intento è quello di fornire il contenuto giusto, all’utente giusto,
al momento giusto al fine di raggiungere lo scopo di business, ossia la
conversione o l’acquisto del prodotto da parte dell’utente.
Proprio per i motivi appena citati, si tratta di un’attività la cui
responsabilità è condivisa tra più team e non è una tappa obbligata per un
designer. Sicuramente però non va dimenticata ed è bene valutare nello
specifico scenario se e quanto tempo è il caso di investire in questa fase.
La procedura permette inoltre di individuare i diversi tipi di contenuto,
non solo a livello di pagina ma anche e soprattutto ad un livello più alto:
- Pagine
- Post
- SMS
- Documenti
- Testi
- Contenuti grafici e fotografici
- Contenuti di advertising o terze parti
- Contenuti dai social
Contenuti testuali
Per quanto riguarda i testi, questa attività ha senso se ci sono contenuti
veri o comunque verosimili. In particolare per alcuni componenti, il
contenuto non può essere sostituito da placeholder testuali come il “Lorem
Ipsum” ed è importante inserire subito dei contenuti reali, ma senza
aspettare quelli definitivi validati da stakeholder e altri team. Per
creare prototipi con contenuti, è possibile:
- usare contenuti del sito precedente (se esiste)
- creare contenuti
- usare contenuti dei competitor o siti simili