Potremmo considerare l'hosting un servizio “congenito” al
Web. Sin dalla sua nascita, infatti, si è presentata la necessità di
gestire la condivisione degli spazi in cui collocare le pagine dei siti via
via creati. Molte realtà più o meno grandi hanno tentato di offrire tale
servizio; tra queste, a metà anni ’90 è nata Aruba, che con
gli anni si è affermata come leader di questo settore, diventando il primo
provider italiano ed uno dei principali attori del mercato a livello
europeo.
I servizi di hosting offerti da Aruba si sono sempre contraddistinti per la
ricchezza delle caratteristiche offerte, con un rapporto qualità/prezzo
sempre conveniente, unitamente ad un efficace servizio di assistenza.
In questa guida, conosceremo
Cloud Hosting, una delle offerte più moderne tra quelle proposte da Aruba, in un
percorso che muoverà dai principi base dell’hosting e condurrà al suo
utilizzo pratico passando per tutto il sistema di pannelli, tool e
funzionalità che tale piattaforma offre.
Hosting: in costa consiste?
Per poter comprendere appieno il valore di una piattaforma come Cloud
Hosting, è necessario fare un passo indietro e partire dagli aspetti di
base che caratterizzano i servizi hosting in generale, sottolineando anche
le carenze che si sono accusate nel tempo.
A grandi linee, possiamo dire che un servizio hosting mira ad offrire tutto ciò di cui il programmatore necessita per
l’allestimento di un sito web. In particolare, il corredo essenziale consta
di:
-
gestione di domini
Internet: ogni sito o applicazione web può essere contattato mediante
un indirizzo, solitamente identificato da una URL (Uniform Resource
Locator). Di base, basterebbe un indirizzo IP, che però non
particolarmente adatto ad essere ricordato a memoria. Anche per questo
motivo, l’IP è sostituito da un indirizzo simbolico, che può essere
ottenuto tramite uno dei tanti provider, acquistando appunto il nome
del dominio. Tipicamente, si acquista un dominio di secondo livello:
se, ad esempio, voglio creare il sito www.mio-dominio-che-non-esiste.it (non assegnato al momento in
cui si scrive) il secondo livello sarà mio-dominio-che-non-esiste.it. Acquistare un dominio riveste
grande importanza, sia per tutelare i propri marchi registrati, sia per
migliorare la propria visibilità ed il
posizionamento sui motori di ricerca
ed è una delle peculiarità che un operatore hosting abilitato deve
poter offrire; -
servizio DNS: il DNS (Domain Name System) è il servizio di conversione dei nomi di
dominio web in indirizzi IP. È uno dei punti focali del funzionamento
di Internet e viene spesso associato ad un servizio hosting in maniera
tale che si possano creare domini di terzo livello da dedicare ad
applicazioni e funzionalità diverse. Tornando all’esempio di mio-dominio-che-non-esiste.it, con un pannello di gestione DNS
potremmo creare i sottodominiamministrazione.mio-dominio-che-non-esiste.it, abbonamenti.mio-dominio-che-non-esiste.it e via dicendo; -
spazio web: elemento fondamentale, consistente nella quantità di memoria
persistente destinata ad ospitare i file veri e propri che
costituiscono un sito Internet. Deve essere proporzionato a ciò che si
intende offrire. In molti casi, soprattutto quando il sito offre
contenuti piuttosto limitati, non si ha bisogno di molto spazio. Al
contrario, quando le risorse multimediali da condividere sono
considerevoli, lo spazio necessario può essere molto significativo. Una
delle peculiarità di molti dei servizi web offerti da Aruba è
ravvisabile nello spazio disco illimitato utilizzabile dai clienti; -
tecnologie di programmazione
disponibili: trattandosi di un servizio amministrato, il programmatore
può avere o meno la possibilità di installare proprie applicazioni. Di
conseguenza, un servizio di hosting deve offrire, a seconda del
profilo, un grado variabile di personalizzazione in termini di
linguaggi di programmazione supportati, librerie ed altri strumenti
necessario alla realizzazione di applicativi web. Generalmente ciò non
rappresenta una limitazione per il programmatore, che è anzi
avvantaggiato da una configurazione sostanzialmente preconfezionata,
completa e stabile; -
servizio di posta elettronica: parte fondamentale di
un sito web è il costante contatto con gli utenti, da semplici scambi
di corrispondenza, a servizi di consulenza o notifiche periodiche.
Nella continua lotta al dilagare di attività quali spam e phishing, un
servizio di posta elettronica non può essere improvvisato, ma
opportunamente gestito da un provider professionale in grado di
renderlo funzionale, affidabile e compatibile con gli standard di
sicurezza dei servizi riceventi; -
database: la capacità di salvare dati è fondamentale per moltissimi siti
Internet per la memorizzazione di configurazioni e l'offerta di
informazioni, anche in grandi quantità, destinate a popolare blog,
cataloghi per l’e-commerce nonché archivi di vario genere. La
tecnologia per database offerta deve costituire un solido connubio con
i linguaggi di programmazione resi disponibili dal servizio hosting,
tanto che alcune accoppiate famose come quella costituita da PHP e MySQL animano a
tutt'oggi una grandissima porzione dei siti web esistenti.
Abbiamo citato solo le più comuni componenti di un servizio hosting e, a
completamento, ne potremmo nominare molte altre come - tanto per fare
qualche esempio - il backup, l’anti-spam o la disponibilità di certificati
SSL.
Quello che fa la differenza però è la modalità di offerta di un servizio
hosting, ed in questo ambito si sono alternate una serie di fasi negli
ultimi vent’anni, alla ricerca di soluzioni ottimizzate e più flessibili:
il prosieguo della guida le affronterà in dettaglio.