In questa lezione vedremo come collegarsi a una macchina virtuale realizzata su Aruba Cloud, insieme a tutti gli strumenti per gestire e monitorare il funzionamento della nostra istanza.
Snapshots e Reset
Tramite il pannello di controllo di Aruba Cloud, sarà possibile effettuare diverse azioni, tra cui l’accensione, lo spegnimento, la modifica del nome della macchina e, persino, l’eliminazione di essa (tramite il comando CANCELLA). Eseguendo quest’ultima operazione rinunciamo, tuttavia, al tempo macchina rimanente e già pagato su eventuali piani associati all’istanza. È bene sapere che, qualora sia per noi necessario rigenerare una macchina, non dovremo necessariamente eliminarla prima di procedere, poiché esiste un’apposita procedura di reset accessibile attraverso INIZIALIZZA.
In tal modo, ferme restando le caratteristiche hardware assegnate, potremo generare nuovamente un abbinamento con un template (anche diverso da quello precedentemente adottato), una login name di root e la relativa password, rigenerando completamente il filesystem.
In ogni caso, è sempre bene realizzare uno snapshot prima di intraprendere azioni particolarmente incisive o potenzialmente pericolose. Dal pannello, tramite la voce snapshot, è infatti possibile creare un’immagine del filesystem, che potrà essere ripristinato in qualsiasi momento replicando la situazione in cui si trovava nel momento in cui è stato creato.
Questa immagine rimarrà disponibile per due giorni dalla sua creazione, e scomparirà non appena utilizzata.
Monitoraggio
Un altro strumento che potrà fare la differenza, anche e soprattutto in termine di affidabilità, è quello che ci permette il monitoraggio della macchina virtuale, funzionalità accessibile tramite questo link. Esso ci permette di associare una serie di controlli a specifici servizi che desideriamo tenere “sotto controllo”, in modo da essere allertati nel caso in cui gli stessi andranno in errore.
Dopo aver assegnato un nome al nuovo controllo, scegliamo il protocollo che intendiamo testare e la regione (o le regioni) da cui effettuare il controllo. Possiamo anche specificare la frequenza con cui il controllo andrà effettuato. Infine, ci viene offerta la possibilità di ricevere email o notifiche SMS per ricevere segnalazioni di eventuali anomalie.
Collegarsi alla Istanza Cloud
Ultimata la configurazione dell’istanza Cloud, dobbiamo collegarci ad essa per poterla adoperare. Il pannello di controllo è accessibile tramite questo link, e ci permette di accedere alla console (a patto che l’istanza risulti accesa).
Da qui, avremo la possibilità di accedere al pannello di gestione. Fra le opportunità previste per il collegamento, sono contemplate RDP e VMware vSphere Web Client (quest’ultima solo per Cloud Server Pro, ovviamente l’hypervisor utilizzato è Vmware). È anche possibile aprire una console di ripristino utilizzabile direttamente da web.
Poiché noi adopereremo Linux da linea di comando, risulterà naturale adottare come metodologia di collegamento alla nostra istanza SSH.
L’uso di ssh è molto semplice. Da una console di una macchina locale, sarà sufficiente digitare il comando seguente:
ssh nomeutente@indirizzo_ip