Quando si entra in contatto con un software, specie se non lo si è mai utilizzato in precedenza, è utile avere delle coordinate di riferimento.
Dal sito ufficiale del progetto sarà possibile procedere sia al download del codice sorgente del software, sia alla consultazione della documentazione ufficiale (che, nel caso della versione 2.4, è disponibile a questo link). Nel caso si scelga di partire dai sorgenti, una copia della documentazione sarà in essi inclusa.
È importante sottolineare come il progetto non fornisca direttamente accesso a binari precompilati: bisognerà sempre affidarsi a un distributore di terze parti se non si vuole procedere alla compilazione.
Prima di analizzare in che modo installare Apache su Linux, e come installarlo su Windows, in questa lezione facciamo una breve panoramica su prerequisiti richiesti. Per una corretta operatività, sarà necessario assicurarsi che il firewall dietro cui si trova l’host su cui Apache funzionerà accetti connessioni verso le porte TCP che verranno utilizzate allo scopo (di solito la porta 80 per HTTP, la porta 443 per HTTPS). È inoltre fondamentale che le stesse non siano utilizzate da altri programmi in esecuzione sul sistema: a titolo d’esempio, Skype su Windows occupa per default le porte 80 e 443, a meno che non si indichi esplicitamente il contrario.
Dovrà anche esserci spazio su disco sufficiente sia per la memorizzazione dei contenuti da distribuire che per la scrittura dei file di log, utili a tracciare l’attività del server.
Verificati questi requisiti, siamo pronti per l'installazione.