Per realizzare pagine html,
utilizzare un editor grafico come Microsoft FrontPage, forse il più
noto sul mercato, rende la programmazione alla portata di tutti poiché
non impone la conoscenza dei codici di marcatura, ma è certamente
il peggior modo per realizzare pagine html accessibili (e anche
per tutti gli altri utenti), oltre a dare inconvenienti anche quando si
effettuano altre operazioni, come l'inserimento di un file musicale o di
un tag per la descrizione di un'immagine.
È quindi sconsigliabile
utilizzare tali programmi (in genere, e non solo per quanto riguarda l'accessibilità)
e ricorrere invece a un semplice editor di testo come Blocco note
di Windows o SimpleText di MacIntosh per creare pagine html
e ciò per alcuni buoni motivi:
-
in molti programmi (Composer
di Netscape, lo stesso FrontPage, ecc.), non tutti gli attributi ed elementi
necessari per garantire accessibilità possono essere introdotti
dalle finestre di pop up, per esempio non è possibile introdurre
il nome di un'immagine. Occorre perciò conoscere l'esistenza
di tali elementi (come il tag ALT, appunto per le didascalie delle immagini)
e inserirli direttamente nel codice html; -
usare strumenti che si basano
sulla grafica può trarre in inganno riguardo al modo in cui queste
pagine possono essere visualizzate. Ciò che appare in fase di composizione
o di preview è solo uno dei modi con cui il documento può
essere visualizzato dall'utente; -
il file html che si ottiene
con l'editor grafico dev'essere verificato poiché in alcuni casi
il file salvato dal programma non mantiene integri i tag introdotti
ai fini dell'accessibilità, soprattutto se i files vengono aperti
per una correzione e nuovamente salvati. In un caso del genere si deve
aprire il file html con il Blocco note e si devono rieditare i tag scomparsi; -
i programmi di editing automatico
non
prevedono alcun aiuto per la creazione di pagine accessibili*, neppure
negli apparati di help, poiché l'accessibilità non è
per il momento un requisito obbligatorio delle pagine e quindi non vi è
interesse specifico a far sì che le pagine prodotte siano
accessibili ai disabili.
Il fatto che non vi sia interesse
specifico non autorizza alcuno, in ogni caso, a disinteressarsi del
problema. Vi sono motivi che dovrebbero essere ben più convincenti
per i webmaster a dedicare attenzione all'aspetto relativo all'accessibilità
delle pagine web che essi sviluppano: il motivo principale discende direttamente
da concetti di uguaglianza e di giustizia sociale che un cittadino che
voglia definirsi tale non può ignorare.
* È per
lo meno curioso che aziende come Microsoft e Netscape Communications,
che fanno parte del Consorzio W3C - l'organizzazione che diffonde le specifiche
concordate in materia di accessibilità dei disabili alle pagine
html - presentino poi le versioni dei rispettivi editor html (FrontPage
e Composer) senza un minimo di dotazione che faciliti gli sforzi che gli
sviluppatori devono compiere per garantire accessibilità ai siti
di loro produzione.