Passiamo adesso alla configurazione di BIND9, uno degli strumenti per la realizzazione di server DNS più diffusi. Grazie a BIND9 è possibile sia realizzare un sistema di dns caching, sia mettere a punto un vero e proprio Primary Master Server: in questo modo potremo gestire autonomamente la risoluzione dei nomi a dominio relativi ai siti web che vorremo gestire con il nostro server.
L'installazione tramite apt-get è molto semplice, come già visto nei capitoli precedenti. L'unica operazione da fare, infatti, è lanciare il comando
$ sudo apt-get install bind9
che porterà a termine il download dei pacchetti in formato DEB e la loro installazione. Insieme a BIND9 verranno scaricati ed installati anche altre dipendenze e software aggiuntivi, per un totale di pochi MB di peso. Al termine, verrà avviato il demone e sarà da subito possibile iniziare a configurare e utilizzare BIND9.
Vediamo ora, invece, come procedere con l'installazione tramite codice sorgente. Come visto nei capitoli precedenti, utilizzeremo il browser links2 per accedere alla pagina di download del sito ufficiale del progetto, lanciando in questo caso il seguente comando
$ links2 http://www.bind9.net/download
Scorriamo la pagina alla ricerca di un mirror il più possibile vicino, accediamo alla pagina di download di tale mirror, selezioniamo l'ultima versione disponibile e procediamo con il download del file in formato .tar.gz. Al termine, chiudiamo il browser e avremo, all'interno della directory in cui abbiamo lanciato links2, un file il cui nome sarà del tipo bind-9.X.X.tar.gz, dove, come al solito, X.X indicano il numero di versione.
Scompattiamo l'archivio con
$ tar xvzf bind-9.X.X.tar.gz
entriamo nella cartella dei sorgenti con
$ cd bind-9.X.X
e configuriamo la compilazione tramite
$ ./configure --prefix=/usr --enable-threads -with-libtool
Adesso passiamo alla compilazione dei sorgenti, con il classico
$ make
e diamo il via all'installazione dell'applicazione lanciando
$ sudo make install
Per avviare BIND9, così da testare l'installazione appena eseguita, digitiamo
$ sudo /etc/init.d/bind9 start
Per avere un maggiore livello di sicurezza, però, non avvieremo BIND9 in questo modo, ma lo utilizzeremo in chroot: nel prossimo capitolo vedremo come fare, e come configurare al meglio le impostazioni del nostro DNS Server.