Il primo reale vantaggio nell'usare Nant lo si ha delegando allo script la gestione delle informazioni sugli assembly in modo da impostare una corretta gestione del numero di versione. Molto spesso ci si dimentica infatti di mantenere questa informazione in maniera corretta, perdendo cosi uno strumento molto importante della gestione del ciclo di vita dell'applicativo.
Per un progetto .NET il numero di versione è composto di quattro parti, dette nell'ordine:
[major] [minor] [build] [revision]
che consentono di gestire l'identificazione degli assembly e dei file. Avere quattro numeri a disposizione tende a generare un po' di confusione, ma in realtà il programmatore dovrebbe gestire solamente i primi due.
La coppia major.minor viene solitamente incrementata manualmente in base alle politiche adottate dal team di sviluppo, la coppia build.revision dovrebbe essere gestita in maniera completamente automatica. Il numero build ad esempio dovrebbe essere automaticamente assegnato dalla "build machine", concetto che verrà introdotto nel prossimo articolo, ed la revision, dovrebbe solitamente essere pari al numero di versione gestito dal controllo di codice sorgente utilizzato.
Ogni assembly .NET possiede poi più numeri di versione, quello più importante è l'assemblyVersion, che è quello utilizzato dal CLR per gestire le reference tra assembly. Un altro numero molto importante è quello del file, utilizzato solamente a scopo informativo, che non viene mai usato dal CLR, ma può essere visualizzato nel sistema dall'utente per identificare univocamente una versione.
Solitamente il numero di versione di un assembly assume la forma X.Y.0.0, ovvero si impostano solo major e minor lasciando a zero gli altri. Per il numero di versione del file si adotta invece la strategia descritta precedentemente.
In questo capitolo vedremo come usare nant per gestire in maniera completamente automatica queste proprietà.
