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Misurare i consumi

I principali metodi per misurare il consumo dei nostri server
I principali metodi per misurare il consumo dei nostri server
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Per assicurarci che l'inserimento delle nostre tecniche di risparmio abbia un effetto rilevante, dobbiamo essere in grado di calcolare una differenza nei consumi.

Se per le postazioni desktop si può parlare di un livello di consumo standard, ai server questo concetto non è applicabile. Alcuni server altro non sono che vecchi PC, riutilizzati per operazioni semplici e limitate, come la spedizione dei fax. Quindi si tratta magari di PC costituiti da un processore Celeron, 128 MB di RAM e un singolo disco fisso, che svolgono egregiamente il loro lavoro consumando molto meno di una postazione desktop. Altri server invece hanno quattro processori, batterie da otto dischi SCSI, quattro ventole per raffreddare il tutto, e consumano come dieci postazioni desktop.

Non è possibile quindi avere dei valori standard: dobbiamo misurare. Come?

Contatori

Se siete fortunati, nella vostra struttura potrebbero esserci interruttori separati per le varie linee elettriche. Se vi è mai successo che mancasse la corrente nella sala server ma non negli uffici o viceversa, le vostre linee elettriche sono già separate.

In questo caso potete chiedere al vostro elettricista di fiducia di installare un contatore su tale linea. Certo, dovrete spegnere una volta tutti i server (a meno che il lavoro sia abbastanza breve da poter reggere con il gruppo di continuità); ma da quel momento in poi avrete un dato preciso e inequivocabile.

Bolletta

Un metodo grezzo ma accessibile a chiunque è quello di partire dalla bolletta. Se siete un piccolo ufficio, e non avete macchinari particolari oltre ai classici PC, monitor, server, fotocopiatrici, condizionatori e lampade, potete fare una stima piuttosto approssimativa ma comunque utile partendo dai valori di consumo riportati in bolletta.

Fatevi dare il totale del consumo di energia per tutti i mesi dell'anno. Cominciate a scremare i consumi dei condizionatori trovando la differenza tra i mesi estivi e quelli invernali. Consultate gli articoli su www.pmi.it per verificare il consumo di una postazione desktop, moltiplicate per il numero di postazioni esistenti e togliete anche quello. Per ogni stampante laser o fotocopiatrice, calcolate una postazione in più. Il resto dei consumi comprende server, luci, e apparecchi vari (ricarica dei telefonini, calcolatrici, e così via). Tralasciamo pure il calcolo del consumo di luci e degli altri apparecchi - che è, relativamente parlando, quasi insignificante - e prendiamo quindi questo valore come riferimento.

Ricordate, a noi interessa avere un valore di riferimento indicativo, da calcolare prima e dopo aver applicato le nostre tecniche di risparmio per ottenere una differenza. Non è importante che questo valore sia completamente puro: ci basta sapere che abbiamo scremato la maggior parte dei consumi esterni, e quindi quello che rimane è inquinato solo in minima parte.

Strumenti di controllo

Esistono degli strumenti simili a delle grosse "pinze" che, applicati a un cavo elettrico, sono in grado di segnalarci il consumo di quel cavo. Si potrebbe cercare di rilevare un consumo su ciascuno dei cavi principali per un certo periodo, in modo da avere un valore di riferimento medio.

Si tratta comunque di strumenti che non vale la pena di acquistare per un controllo occasionale; potreste piuttosto chiedere al vostro elettricista di fare un controllo per voi. I valori restituiti hanno un valore puramente statistico, quindi sui grandi consumi rischiano di essere poco indicativi.

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