Il risparmio energetico è un tema che tocca sempre di più l'uso delle tecnologie, soprattutto in ambito aziendale. Esistono molti strumenti per risparmiare energia nei computer del proprio ufficio: la maggior parte degli apparati elettronici recenti - inclusi i computer - include delle funzionalità utili: lo stand-by, lo spegnimento automatico dopo un certo periodo di inattività, le impostazioni a basso consumo. L'attivazione di queste funzioni è alla portata di chiunque ed è stato trattato in due articoli del portale PMI.it (Risparmio energetico in azienda e Risparmiare energia nei Pc aziendali).
Ma per i quanto riguarda i server?
La presenza di sistemi server, sia in ambito lavorativo sia in piccoli data center, è molto diffusa. Per piccole aziende che forniscono servizi online, o provider di infrastruttura in outsorcing, il numero dei server può eguagliare o addirittura superare il numero delle postazioni utente. Dato che solitamente i server non possono essere spenti o messi in stand-by, bisogna trovare delle alternative più avanzate.
In questa guida, dedicata ad un pubblico a digiuno dell'argomento, approfondiremo le tecnologie esistenti per i due principali sistemi operativi server, Linux e Windows, che permettono di ridurre il consumo dei nostri server, analizzando l'utilizzo dei vari componenti del sistema, e riducendone - temporaneamente, e in maniera controllata - il livello di efficienza per far sì che richiedano meno energia quando il carico di lavoro è minore. Parleremo inoltre di virtualizzazione e, nelle ultime lezioni, di come scegliere componenti a basso consumo per progettare un server che rispetti la nostra bolletta e l'ambiente.
Motivazioni
Ridurre il livello di attività dei nostri server comporta una serie di vantaggi. Innanzitutto, il risparmio di energia derivante dal calo di attività comporta automaticamente un risparmio economico e di risorse ambientali.
Inoltre, questo tipo di attività può prolungare la vita dei nostri server, risparmiando ad esempio al nostro processore una buona parte di cicli inutili, facendo in modo di ridurre la temperatura dei componenti, insomma facendo "respirare" le nostre macchine. La sala server diviene complessivamente più gestibile, si riducono i picchi di consumo e la possibilità di sovraccarico, facendo lavorare meglio anche il gruppo di continuità. Ridurre la temperatura riduce anche il lavoro del condizionatore, che quindi a sua volta consuma meno energia, e così via, in una catena virtuosa di ottimizzazione.
Metodologia
Ci poniamo fin da subito un obiettivo preciso: deve essere tutto automatizzato. La nostra guida non prende in esame la possibilità di spegnere il server la sera quando uscite dall'ufficio e riaccenderlo la mattina. Se potete farlo, tanto meglio. Noi però dedicheremo la nostra attenzione agli amministratori di rete che, per vari motivi, non possono permettersi questo lusso - ma allo stesso tempo sono coscienti che ci sono dei lunghi momenti, durante il giorno e soprattutto durante la notte e nei weekend, in cui i server sono quasi completamente inattivi.
Noi ci occuperemo di sfruttare questi momenti, assicurandoci tuttavia che le macchine siano pronte a rispondere in caso di bisogno, senza nessun intervento umano, e senza che gli utenti si accorgano di niente (tranne un piccolo ritardo nel caso decidano di connettersi ai server aziendali nel cuore della notte). Insomma faremo del nostro meglio per attuare un uso intelligente della tecnologia.
Nella prossima lezione introdurremo i termini e le modalità di misurazione dei consumi, per poter poi partire con l'implementazione delle tecniche suggerite.