Dopo aver sondato il mercato alla ricerca degli strumenti migliori con cui incidere ed eventualmente mixare il suono, tra noi e il nostro podcast rimane soltanto lo "scoglio" del software da scegliere per gestire il processo di produzione e post-produzione.
Vediamo allora cosa poter utilizzare, rimanendo sempre in un'ottica di costi contenuti o addirittura nulli.
La soluzione a costo zero e valida per tutte le piattaforme: Audacity
Audacity è un software opensource di registrazione ed editing di file audio, disponibile per Windows, Mac e Linux.
Oltre all'indubbio vantaggio della portabilità sulle diverse piattaforme, Audacity ha anche il pregio di consentire numerose personalizzazioni della traccia audio, importata da un file esterno e modificata o registrata dal vivo che sia. La lista completa delle funzionalità è lunga e vi rimando ad essa per approfondire l'argomento, tuttavia quel che ci interessa è che Audacity permette di:
- convertire file audio in diversi formati
- convertire file a partire da numerose sorgenti (è possibile ad esempio utilizzarlo per importare cd, dischi, nastri)
- registrare audio ex novo
- avere funzioni base di editing come tagliare, copiare, incollare porzioni di audio
Audacity permette inoltre di avere più tracce audio nello stesso file e, nella nuova versione 1.3 beta, di avere più clip audio nella traccia: tutto questo si rivela molto utile quando vogliamo creare una sorgente audio principale con un sottofondo o quando ad esempio vogliamo mettere una traduzione simultanea in primo piano rispetto al parlato in lingua originale.
Se volete scaricare Audacity, non dimenticate di scaricare anche l'Mp3 Encoder LAME, che permette di salvare i file creati in formato MP3, impostando i parametri preferiti.
La soluzione Mac semi-professionale: GarageBand
Passando a software proprietari, il posto d'onore spetta senz'altro a GarageBand di Apple, il cui costo relativamente basso di circa 70 euro permette di annoverarlo tra le opzioni a portata di tutti.
Dal punto di vista delle funzionalità GarageBand è senz'altro il software più completo a disposizione sul mercato consumer: consente di creare tracce multiple, ha all'interno una serie di suoni ed effetti liberi da diritti d'autore e quindi utilizzabili senza problemi per arricchire il podcast e dare ad esso un tono più professionale, consente di salvare, oltre che in mp3, anche in formato AAC, con estensione .m4a.
Quest'ultimo consente di inserire all'interno del podcast capitoli che delimitano le varie sezioni dell'audio: immaginate ad esempio un notiziario che abbia una prima parte con i titoli delle news e poi uno spazio per ogni news. Inserire ognuna in un capitolo consente a chi ha lettori abilitati per questo formato (iPod, su tutti) di "saltare" da un punto all'altro della traccia senza dover scorrere in avanti con il comando "forward". Inoltre, ad ogni capitolo possono essere associate delle immagini, dei link, etc. Tutto questo crea dei podcast avanzati di cui ci occuperemo nel dettaglio in seguito.
La soluzione online: Odeo.com
Una soluzione online per la creazione dei podcast, gratuita, è quella fornita da Odeo.com.
Il sito offre sostanzialmente un duplice servizio: il primo è quello di creare il proprio podcast, partendo dalla registrazione, passando per la creazione del feed, fino alla pubblicazione. Tutto questo avviene online sfruttando l'integrazione tra il player di Adobe Flash (che è quindi un prerequisito indispensabile per poter usare Odeo) e la strumentazione hardware installata sul pc.
Il player, istruito da Odeo Studio, utilizza le periferiche audio per registrare la voce e la salva in formato mp3. I file creati sono così inseriti nel feed del podcast, che sempre Odeo si occupa di creare. Se il podcast viene ascoltato all'interno di Odeo.com rimarrà così com'è, se invece viene ascoltato in un qualsiasi feed reader, o su un iPod, per esempio, verranno aggiunti prima dei pezzi di audio registrati: 3 secondi promozionali per diffondere la conoscenza del servizio.
Il secondo servizio offerto è appunto la promozione del podcast che può essere inserito nella directory di Odeo e quindi raggiungere un pubblico potenzialmente molto vasto.
I software accessori: Skype, Pamela, etc.
Tutto dipende dalla natura del podcast che si intende creare, ma supponiamo di voler produrre ad esempio dei notiziari o degli approfondimenti che prevedano interviste con esperti di una qualche materia. In questo caso non sarà sempre possibile avere al proprio fianco in sede di registrazione gli interessati. Può diventare quindi utile Skype, il software di comunicazione telefonica via VOIP ormai molto diffuso, che dà la possibilità, tramite alcuni piccoli accorgimenti che vedremo in seguito, di intervistare qualcuno via Skype e registrare l'audio dell'intervista in formato mp3 per poi utilizzarlo all'interno del proprio podcast.
Un altro caso può essere quello, ad esempio, di un podcast molto seguito che voglia dare voce ai propri ascoltatori, invitandoli a chiamare una sorta di "segreteria telefonica" e lasciare un messaggio. Se ci pensate questo avviene comunemente in tutte le radio e i principali network. L'obiettivo è facilmente raggiungibile servendosi dei messaggi di segreteria telefonica che Skype permette di ricevere quando non si è attivi e disponibili a ricevere chiamate.
Ma è possibile fare anche un passo in più: se si vuole che i messaggi vengano automaticamente pubblicati, magari in un feed autonomo, a sè stante, ciò viene reso possibile dall'integrazione di Skype con un altro software, Pamela. Questo permette di creare un risponditore automatico personalizzabile sul proprio account Skype (posso cioè decidere a chi rispondere, in che modo, cosa fare di conseguenza) che registra il parlato di chi chiama e - in automatico - lo pubblica via FTP su un server, creando anche il feed del podcast che si viene così a generare. Comodo no?