Vi capiterà di scrivere delle porzioni di codice più o meno complesse, e vi capiterà senz'altro di fare degli errori. Se dimenticate un punto e virgola, se non chiudete le virgolette, o dimenticate una parentesi... in tutti questi casi state commettendo un errore e non vi funzionerà più nulla. Anzi: Internet Explorer visualizzerà un messaggio di errore in basso a sinistra (una specie di triangolino giallo).
Come fare quindi? Niente paura: tutti i principali browser hanno incorporato un debugger, uno strumento cioè che vi permette di individuare i "bugs" (letteralmente gli insetti): i vostri errori nel programma.
Proviamo ad esempio a scrivere white al posto di write:
<!DOCTYPE HTML PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 4.0 Transitional//EN">
<html>
<head>
<title>Corso JavaScript ad esempi</title>
</head>
<body>
<script language="JavaScript">
//Visualizza la srcitta "il mio primo script"
document.write("il mio primo script");
</script>
</body>
</html>
Non riconoscendo il metodo, il browser vi segnalerà un errore. Vediamo ora come attivare il debugger e individuare l'errore.
|
Se visualizziamo la pagina di prima, con il debugger attivo otteniamo il seguente messaggio di errore:
"Linea 10. Errore: l'oggetto non supporta questo metodo o proprietà"
A questo punto, se usiamo il Blocco note di Windows siamo costretti a contare le righe a mano, ma se usiamo qualche altro software un po' più evoluto (HomeSite, oppure HTML Kit - quest'ultimo è gratis) basterà selezionare l'opzione che visualizza il numero delle righe per visualizzare in tutta comodità la riga contenente l'errore (per lo più l'opzione viene azionata o disabilitata da un tasto con il simbolo convenzionale "#").
Grazie alle indicazioni del debugger possiamo individuare e correggere gli errori anche in codici molto più complessi di quello utilizzato nell'esempio.
Un'avvertenza: poiché browser diversi hanno caratteristiche differenti (come abbiamo visto), ogni browser visualizzerà differenti messaggi di errore a seconda del codice.
Se nella stragrande maggioranza dei casi i browser si comporteranno nello stesso modo, dovete prestare particolare attenzione in quei casi in cui elaborare JavaScript che riguardano i livelli, o in tutti quei casi in cui il DOM dei vari browser non coincida. Per ora abituatevi ad eseminare la stessa pagina con diversi browser: se non compaiono messaggi di errore strani tutto va bene, in caso contrario preoccupatevi di individuare e correggere l'errore.
Curiosità: Sulla parola "bug" ("insetto") c'è un aneddoto divertente. Il 9 settembre del 1945 Grace Murray Hopper (ufficiale e matematica di gran valore) che prestava servizio in Virginia presso la marina militare degli Stati Uniti stava cercando di trovare l'errore che inceppava il computer basato su un sistema Harvard Mark II, quando trovò un insetto che girovagava allegramente in mezzo ai circuiti e che era la causa del malfunzionamento. Da allora il termine "bug" entrò nell'informatica per indicare un errore di programmazione. Potete leggere tutta la vicenda cercando la Storia di Grace Murray Hopper.