Dopo aver tratteggiato i caratteri generali di JavaScript, ripassato un po' di storia, fatto il punto sulle attuali prospettive, visti gli strumenti di sviluppo, possiamo iniziare ad esaminare con maggior dettaglio le caratteristiche di base del linguaggio.
In questa lezione e nelle successive concentreremo l'attenzione su tipi di dato, variabili, istruzioni, array e funzioni. Ma prima facciamo alcune considerazioni sugli aspetti sintattici.
Il punto e virgola in JavaScript
Anzitutto ricordiamo il codice JavaScript è composto da una sequenza di istruzioni che viene interpretata ed eseguita dall'engine. In questa sequenza, ciascuna istruzione (o blocco di istruzioni) è delimitata da un punto e virgola (;
), come nel seguente esempio:
var x = 5;
x = x + 1;
Terminare un'istruzione con il punto e virgola non è obbligatorio in JavaScript: possiamo scrivere la sequenza precedente anche così:
var x = 5
x = x + 1
In base alle specifiche del linguaggio, il parser effettua un inserimento automatico del punto e virgola. Tuttavia è buona norma inserire sempre la punteggiatura di terminazione per evitare ambiguità e risultati inattesi. Tra le altre cose, mettere il punto e virgola in fondo ad ogni istruzione ci consente di scrivere più istruzioni sulla stessa riga:
var x = 5; x = x + 1;
Se non siamo noi ad inserire le istruzioni sulla stessa riga potrebbero essere strumenti come i minificatori, cioè quei programmi che compattano il codice JavaScript togliendo spazi, ritorni a capo ed altri caratteri superflui per ridurre le dimensioni degli script. In questi casi l'assenza del punto e virgola porterebbe ad errori in fase di esecuzione.
JavaScript è case sensitive
Un altro aspetto sintattico da tenere in considerazione è il fatto che JavaScript è case sensitive, cioè fa distinzione tra maiuscole e minuscole nei nomi di istruzioni, variabili e costanti.
Dimenticare questo aspetto può essere fonte di problemi quando, ad esempio, andiamo a dichiarare una variabile con il nome MiaVariabile
e poi la richiamiamo con Miavariabile
. Tanto più che normalmente un engine JavaScript non evidenzia alcun errore.
Commenti in JavaScript
Come ogni linguaggio, JavaScript prevede delle sequenze di caratteri per inserire commenti nel codice. Tutto ciò che viene marcato come commento non viene preso in considerazione dall'interprete JavaScript. Possiamo inserire due tipi di commenti nel codice:
- commento per singola riga;
- commento multiriga.
Il commento a singola riga (inline) inizia con i caratteri //
(doppio slash), come mostrato nel seguente esempio:
// Questo è un commento
var x = 5;
Tutto ciò che si trova a destra dei caratteri //
fino alla fine della riga verrà considerato commento. Questo ci consente di scrivere anche commenti a fianco alle istruzioni:
var x = 5; // Questo è un commento
A differenza di quanto accade per i punti e virgola, possiamo utilizzare i commenti inline senza preoccuparci troppo di come sarà miniaturizzato il codice: un buon minificatore tipicamente elimina direttamente tutti tipi di commenti.
Il commento multiriga (multiline) prevede la sequenza iniziale /*
(slash e asterisco) e si conclude con */
(asterisco e slash). Tutto ciò che viene inserito all'interno di questa coppia di terminazioni sarà considerato un commento, indipendentemente dal numero di righe utilizzate, in classico stile C-like:
/* Questo è un commento sulla prima riga
Questo è un commento sulla seconda riga
Questa è l'ultima riga del commento */
var x = 5;
Nota:È bene tener presente che, naturalmente, non possiamo utilizzare all'interno di questo tipo di commento la sequenza di caratteri */
, perché verrebbe interpretata come fine commento. In particolare vedremo che bisogna fare attenzione alle Espressioni Regolari in cui la sequenza */
fa parte del linguaggio.
Spazi bianchi
Gli spazi bianchi in JavaScript non assumono significati particolari nelle espressioni e possiamo utilizzarli per aumentare la leggibilità del codice. Unica eccezione va fatta per gli spazi all'interno delle stringhe (che vedremo).