Negli ultimi tempi si sono moltiplicati gli sforzi per rendere utilizzabile ZFS su Linux: oltre a ZFS-FUSE, due gruppi di sviluppatori sono infatti al lavoro per poter utilizzare questo filesystem su Linux.
Nonostante il passaggio di proprietà da Sun ad Oracle, la licenza CDDL di ZFS risulta tuttora incompatibile con la GPL di Linux, impedendone l´inclusione upstream; per aggirare il problema, entrambe le nuove soluzioni prevedono l´implementazione del supporto a questo filesystem sotto forma di modulo separato dal resto dei sorgenti del kernel.
Le due soluzioni sono sviluppate, rispettivamente, dal Lawrence Livermore National Laboratory e dall´azienda indiana Knowledge Quest Infotech; sebbene gli sviluppatori del LLNL possano contare sulla collaborazione con Oracle è il secondo progetto che conviene tenere d´occhio: il primo gruppo, infatti, è interessato principalmente alla possibilità di utilizzare il filesystem Lustre su Linux e tra i suoi obiettivi primari non include il supporto completo a ZFS sul pinguino.
Al contrario Knowledge Quest Infotech è intenzionata a rendere disponibile un modulo che sia in grado di offrire tutte le funzionalità di ZFS su Linux, implementando anche componenti come ZFS Posix Layer (necessario per l´interfacciamento con il sistema operativo).
Il modulo ZFS sviluppato da Knowledge Quest Infotech è attualmente in fase di beta test privato, con una data di rilascio prevista per la metà di settembre; RPM per Fedora 12/RHEL 6 beta 2 e i sorgenti verranno resi disponibili dalla società indiana, anche se non risultano chiare le modalità (pagamento/gratuito) con cui essa intende rilasciare le future versioni del modulo.