YouTube sta compiendo uno sforzo senza precedenti nel tentativo di frenare la disinformazione, ma restano delle complessità da risolvere che non possono essere tralasciate
Le culture hanno atteggiamenti diversi nei confronti di ciò che rende una fonte affidabile. In alcuni paesi, le emittenti pubbliche come la BBC sono ampiamente considerate come notizie autorevoli. Ma in altri paesi, le emittenti statali possono produrre l'effetto opposto.
Gli ambienti politici, i contesti storici e le ultime notizie possono portare alla creazione di info errate che non compaiono in nessun'altra parte del mondo. Ad esempio, durante l'epidemia di Zika in Brasile, alcuni hanno accusato il governo di stare cospirando a livello mondiale. O di recente in Giappone, si sono diffuse online false voci secondo cui un terremoto è stato causato dall'intervento umano.
Questi problemi si aggiungono alla diffusione di video borderline al di fuori di YouTube: si tratta di video che non superano del tutto la linea delle norme per la rimozione, ma che la piattaforma non vuole consigliare alle persone. YouTube ha rivisitato i sistemi di raccomandazione per ridurre il consumo di contenuti borderline.
Cosa si può fare per risolvere la questione
Un possibile modo per risolvere questo problema è disabilitare il pulsante di condivisione o interrompere il collegamento sui video. Ciò significa effettivamente che non è possibile incorporare o collegare un video borderline su un altro sito. Ma siamo alle prese con la questione se impedire le condivisioni possa andare troppo oltre nel limitare le libertà di uno spettatore. I sistemi automatizzati riducono i contenuti limite nei consigli, ma la condivisione di un collegamento è una scelta attiva che una persona può fare.
Un altro approccio potrebbe essere quello di far emergere un annuncio che appare prima che uno spettatore possa guardare un video incorporato, facendogli sapere che il contenuto potrebbe contenere informazioni errate. Gli interstitial sono come un dosso: il passaggio aggiuntivo fa fermare lo spettatore prima di guardare o condividere contenuti. In effetti, la società usa gli annunci per i contenuti soggetti a limiti di età e per i video violenti o espliciti.