Da poco si è pronunciato Matt Mullenweg, il creatore di WordPress, sui temi per la sua fulgida creatura, più precisamente sulla questione legale che ha coinvolto in particolare un tema, Thesis, e i suoi sviluppatori, e il team del famoso blogging engine.
Thesis infatti era stato sviluppato con due opzioni di vendita, una senza possibilità di modifiche, a una cifra modica, e una con possibilità di modifica da parte dell´utente finale a un prezzo un bel po´ più alto.
Tuttavia non è stato il prezzo il motivo di tanta bagarre, bensì il porre sotto licenza proprietaria il tema, generando un vespaio di polemiche relative alla licenza adottata dai temi e da tutti i loro accessori.
Mullenweg, coadiuvato dai suoi legali, dopo una discussione durata parecchio tempo con la comunità e con il team di sviluppo di Thesis, ha espresso il suo parere e ha parlato duramente contro i temi proprietari; da questo momento tutti i temi per WordPress sulla piazza dovranno essere GPL, pena la dichiarazione di tali software come fuorilegge.
Il motivo di tale decisione è a mio parere giustissimo: gli sviluppatori di WordPress hanno infatti appurato che un tema non è un semplice appoggio, un vestito, ma specialmente nel caso del blogging engine ne utilizza le API e interagisce a vari livelli, così da essere considerato a tutti gli effetti un software derivato.
"I temi" dice Mark Jaquith nel suo articolo che spiega la decisione "interagiscono con WordPress alla stessa maniera in cui WordPress interagisce con se stesso". Inoltre, sempre nello stesso scritto, viene evidenziato come altri blasonati CMS pongano lo stesso vincolo, proprio per questi elementi.