Stando a quanto reso noto dai responsabili di Automattic, società creata e guidata da Matt Mullenweg che fa capo all'implementazione del CMS Open Source più utilizzato al mondo, il plugin JetPack Social non permetterà più di condividere automaticamente i contenuti di un sito Web basato su WordPress su Twitter. Per questo motivo, già dal 1° maggio 2023 l'unico modo per effettuare una condivisione sul Sito Cinguettante è quella di copiare il link del contenuto desiderato e incollarlo sull'editor della piattaforma.
Automattic: API Twitter troppo care
Le ragioni di questa decisione andrebbero ricercate nella nuova strategia di monetizzazione inaugurata da Elon Musk dopo essere divenuto l'unico proprietario del social network. I prezzi per l'utilizzo della API (Application Programming Interface) sono infatti aumentati notevolmente rispetto al passato e Automattic non avrebbe ritenuto conveniente continuare ad investire su di esse.
Probabilmente la mancanza di tale automatismo renderà meno immediato il lavoro di alcun editori, blogger e altri autori di contenuti, ma difficilmente Musk destinerà un trattamento di favore all'ormai ex cliente.
Una trattativa difficile
Non che non vi sia stato un tentativo di conciliazione tra le parti in trattativa. A latitare è stato invece l'accordo finale. Volendo giustificare la decisione di Mullenweg e soci è necessario ricordare che il nuovo listino di Twitter per l'utilizzo delle API tramite la formula "Enterprise" prevede un costo di ben 42 mila dollari al mese.
Anche le aziende che possono permettersi un investimento così elevato devono comunque valutare l'eventuale ritorno di investimento. Forse per questo motivo tra le realtà che hanno deciso di rinunciare alle API di Twitter vi sarebbe anche Microsoft, società che di certo non ha problemi di cassa.
Le alternative a Twitter
Nonostante l'assenza di Twitter JetPack Social continua ad essere uno strumento molto utile per la condivisione dei contenuti sui social media. Attualmente i creator possono condividere automaticamente i propri post Facebook, LinkedIn e Tumblr (ammesso che lo visiti ancora qualcuno). A breve dovrebbe essere disponibile anche il supporto per Instagram e Mastodon (considerato forse con qualche esagerazione il maggior concorrente di Twitter).