àˆ da quasi un anno che all'interno della community di WordPress si discute, più o meno in modo animato, relativamente alla possibilità di vincolare la presenza di estensioni all'interno del repository al rilascio sotto licenza GPLv2 o successiva.
A questo proposito è possibile dare uno sguardo alla lista contenuta su questo foglio di lavoro, in esso sono presenti i riferimenti (slug, licenza d'uso etc.) a circa 500 plugin che potrebbero non possedere i requisiti richiesti per l'accettazione; il titolo del documento è in tal senso esplicativo: "Plugins in WP repository incompatible to GPLv2". Il rischio sarebbe quindi quello di una vera e propria "epurazione di massa".
Tra i plugin elencati, praticamente nessuno è associato a licenze non libere, cià sarebbe del resto in contraddizione con la filosofia che anima lo sviluppo dell'applicazione, si trovano invece numerosi esempi di rilasci sotto Apache license (come per esempio Adminer), GPLv3 o semplicemente Free; come è noto però è sufficiente un file o una porzione di codice per non rispettare le clausole di una licenza.
Se poi si considera che, per esempio, la versione 2.0 della Apache license risulta essere compatibile con la GPLv3 ma non con la GPLv2, appare immediatamente chiaro quanto la questione sia abbastanza complicata.
Il team del core di WordPress avrebbe deciso che, almeno per ora, non verranno escluse le estensioni in violazione delle linee guida correnti ma che risultano compatibili con la GPLv3; la discussione in atto sembrerebbe però ben lontana da essere conclusa.