Qualche settimana fa Microsoft ha annunciato di aver diminuito la sua presenza nel settore smartphone, almeno per quanto riguarda la produzione di device. A confermare questa decisione vi sarebbe anche la recente vendita del ramo aziendale dedicato ai feature phone, acquistato a suo tempo da Nokia con la sua divisione dispositivi e servizi, all'acquirente Foxxcon.
La strategia a monte di Windows Phone non avrebbe sortito gli effetti desiderati. La fascia di mercato in questione era popolata da utenti che acquistavano prevalentemente smartphone low cost in quanto ottimi per rapporto qualità prezzo. Nel corso del tempo, complice anche la strategia di Redmond differente da quella Nokia, gli utenti avrebbero deciso di non acquistare più terminali basati su Windows Phone.
Lo dimostrerebbero chiaramente anche i risultati pubblicati in questi giorni da Kantar, azienda specializzata nella raccolta dati per quel che riguarda gli smartphone e le relative quote di mercato, che mostrano una netta diminuzione del marketshare di Windows Phone in tutto il mondo a partire dagli USA, dove il calo sarebbe stato drastico passando un 2.5 al 1.3% in 12 mesi.
Anche l'Europa, palcoscenico di un certo successo per il sistema operativo Microsoft (basterebbe citare il caso italiano), sembrerebbe aver abbandonato Windows Phone: nel Vecchio Continente si sarebbe passati dall'8.4% dello scorso anno al 3.6% del periodo attuale.
Gli ex utenti di Windows Phone starebbero migrando favore di un sempre più diffuso Android, le cui quote di mercato continuerebbero a crescere anche a causa di una scarsa propensione verso soluzioni basate su Windows 10. Ora potrebbe essere il turno del tanto atteso Surface Phone che potrebbe risvegliare l'interesse dei consumatori.
Via | Bogdan Popa
