Sviluppare per il web con Java è sempre più sinonimo di librerie e framework complessi, full-featured, sviluppati da big del settore quali SpringSource, Red Hat, Oracle. Eppure, alle volte, per progetti di dimensioni e complessità assai ridotte (si pensi ad un possibile frontend per un database relazionale) potrebbe bastare molto meno, ed è in questo solco che si colloca un prodotto come
, assolutamente controcorrente rispetto ai trend moderni: niente Ajax ma semplice HTML (al più JSP e tag JSTL), niente web services, niente
, niente
ma poche e semplici classi dedicate per interfacciarsi con file .sql, strutturate in maniera da evitare alla radice problemi di sicurezza come le famigerate
.
Web4J evita inoltre l'uso smodato di file .xml (l'unico utilizzato è il web.xml) e non prevede di default il ricorso alle annotations; similmente a Rails, favorisce l'approccio
.
Sul sito ufficiale è presente documentazione e tra i
, assieme al jar contenente il framework e rilasciato sotto licenza
, ci sono anche alcuni progetti di esempio. Insomma, un prodotto che sicuramente non andrà incontro alle esigenze di moderne applicazioni enterprise ma d'altra parte è nato proprio per non avere simili pretese.