Il successo dei blog è dovuto principalmente alla grande possibilità di interazione che questi strumenti mettono a disposizione degli utenti: l'autore pubblica un post e tutti gli interessati hanno la possibilità di partecipare con un contributo al dibattito.
Quelle descritte non sono delle modalità a esclusivo appannaggio dei blog: è possibile interagire anche attraverso le chat o i forum, ma il sistema basato sui "commenti", per cui un argomento trattato sulla base di un determinato approccio determina la partecipazione, è quasi un'esclusiva dei blog.
Raramente però le discussioni dovute ai commenti si trasformano in "conversazione", il mezzo non è adeguato e risente un po' della "staticità " che caratterizza la pagina scritta, nel nostro caso un documento HTML. Le cose potrebbero però cambiare molto presto, di conseguenza sarebbe bene concepire blog engine "adatti" a possibili rivoluzioni nel Web 2.0.
Recentemente si è diffusa la notizia riguardante la creazione sia da parte di Google che di Yahoo! di algoritmi in grado di indicizzare i contenuti prodotti in tecnologia Flash; Microsoft preme su Silverlight, la tecnologia mobile si diffonde lasciando sempre più sedie vuote di fronte ai monitor dei PC.
àˆ chiaro che nell'ottica di questi piccoli e grandi stravolgimenti gli sviluppatori di CMS (e in particolare di blog engines) non potranno stare a guardare riproponendo le solite ricette basate su piattaforme "in grado di creare dinamicamente pagine HTML"; la Web conversation, se mai prenderà piede, richiederà strumenti più avanzati in grado di gestire velocemente contenuti in cui il "testuale" e il "multimediale" non sono più entità precisamente distinte.
Per approfondire l'argomento si consiglia la lettura di un recente articolo pubblicato su CMSWire e dei contributi in esso segnalati.