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Brutta notizia per gli utenti del panda rosso: la compromissione del sito del premio Nobel e la successiva infezione di numerosi PC, ha infatti condotto i ricercatori all'individuazione di una vulnerabilità zero-day in Firefox.
Mozilla ha confermato la vulnerabilità e a distanza di qualche ora dalla scoperta ha già provveduto a rilasciare due nuove release correttive: Firefox 3.6.12 e 3.5.15.
La vulnerabilità affliggeva solo le versioni 3.5/3.6 di Firefox, non le beta di Firefox 4, e non interessava i più recenti sistemi operativi Microsoft (Windows Vista e Windows 7): tramite una serie di controlli sull'header, infatti, il codice evita l'esecuzione su questi sistemi, probabilmente perché incapace di superare le loro difese.