Nelle scorse ore la Casa di Redmond è stata protagonista di un decisione che non avrebbe mancato di suscitare polemiche, quest'ultima riguarderebbe la futura introduzione di una nuova estensione per il linguaggio C# in Visual Studio Code proposta come alternativa a OmniSharp.
Fin qui tutto bene, viva la libertà di scelta, se non fosse per il fatto che OmniSharp è un'estensione rilasciata sotto licenza Open Source, mentre la nuova estensione è un prodotto Cloused Source.
Le voci contrarie
Tra le voci contrarie all'iniziativa vi sarebbe quella di Miguel de Icaza, informatico messicano a cui si devono due importanti progetti correlati al software libero come l'ambiente Desktop GNOME e Mono, per la compatibilità con il framework .NET su diverse piattaforme.
Secondo de Icaza, che è stato un collaboratore della stessa Microsoft fino allo scorso marzo, il lancio di un'estensione Closed Source rappresenterebbe l'ennesima conferma della volontà di isolare l'ecosistema .NET.
La strategia di Microsoft
Come fatto osservare in proposito da Tim Anderson di DevClass, Visual Studio Code è sì libero ma non lo sono tutte le sue principali estensioni, nello stesso modo .NET presenta solo alcune componenti Open Source.
Il Core Debugger di .NET non è per esempio Open Source mentre lo sono le sue piattaforme di runtime e compilazione. Questo significa che il Debugger può essere utilizzato unicamente con Visual Studio Code e Visual Studio che, a differenza della prima, è una soluzione proprietaria.
In ogni caso l'implementazione di LSP (il Language Server Protocol di Visual Studio Code) per C# dovrebbe rimanere Open Source, il progetto del gruppo capitanato da Satya Nadella dovrebbe essere invece quello di realizzare una variante Closed di LSP che sia in grado di supportare sia OmniSharp che componenti proprietarie come IntelliCode.
A preoccupare gli sviluppatori che lavorano con C# sarebbe soprattutto il fatto che Microsoft non è nuova ad iniziative in favore del codice proprietario, basti pensare all'estensione Open Source per Python che venne sostituita con Pylance rilasciata sotto licenza commerciale.