Visual Studio Code 1.68 (May 2022 update), ultima versione del code editor (per alcuni un vero e proprio IDE) di Microsoft, è stato rilasciato nelle scorse ore portando con sé una gran numero di nuove feature, forse addirittura insolito per quella che è a tutti gli effetti una minor release.
Volendo citare i principali interventi effettuati dagli sviluppatori, non si può ignorare il supporto migliorato per le lingue. Queste ultime infatti sono ora selezionabili tramite traduzioni dei nomi delle lingue stesse, inoltre l'applicazione è in grado di mostrare le lingue disponibili nel sistema corrente per facilitarne la scelta.
Il"Problems panel consente due diverse modalità di visualizzazione: ad albero e sotto forma di tabella, quest'ultima mostra nell'ordine il codice dell'errore rilevato, il messaggio generato, il file coinvolto (compresa riga e colonna) e il sorgente (ad esempio "TypeScript").
Da segnalare anche il nuovo sistema per la gestione delle estensioni deprecate. Nel caso specifico un'estensione può essere semplicemente deprecata, deprecata in favore di un'altra estensione o sostituita da una funzionalità che è stata integrata nativamente in Visual Studio Code.
L'IDE migrerà automaticamente o disinstallerà un'estensione deprecata, a tal proposito è disponibile anche il pulsante "Migrate" per lo switch verso le estensioni raccomandate.
Novità anche per chi desidera raccogliere finanziamenti e fondi per il proprio progetto, le estensioni sono infatti sponsorizzabili tramite un pulsante ("Sponsor") che è in pratica un link ad una pagina contenente i dettagli dell'estensione stessa.
Il File Explorer supporta il parsing dei file e consente di nasconderli quando sono stati esclusi tramite .gitignore
. Interessante anche la possibilità di effettuare configurazioni specifiche in base al linguaggio di sviluppo utilizzato, per far questo è sufficiente utilizzare degli appositi filtri, ad esempio @lang:javascript
per JavaScript.
Tornando al riferimento al versioning con Git, la relativa estensione è stata aggiornata con feature per la generazione dei rami, i prefissi per i rami, la protezione di questi ultimi (applicabile anche solo a rami specifici) e al supporto per i template delle Pull Request.
Da segnalare infine la funzionalità "Go to Source Definition", che estende l'opzione "Go to Definition", e la possibilità di utilizzare un'interfaccia basata su linea di comando per generare e inizializzare container.