L´ormai ex Innotek ha rilasciato la versione 1.6 del software di virtualizzazione VirtualBox. Si tratta del primo rilascio dall´acquisizione di Sun, e quest´ultima ha già cominciato a far valere i suoi diritti sullo sviluppo dell´applicazione.
A parte il logo e il marchio Sun applicati un po´ ovunque, VirtualBox 1.6 aggiunge il supporto a Solaris sia come sistema Guest che Host. Anche MacOS X ora compare nella lista degli Host accettati, proponendo difatti VirtualBox come un´alternativa gratuita (almeno in parte) a VMware e Parallels.
Gli utenti Linux e Solaris saranno inoltre contenti di sapere che VirtualBox ha esteso a questi sistemi la funzionalità Seamless Windowing (tradotta in italiano come Modalità Trasparente): la possibilità di tirare fuori le finestre dei programmi dai confini dell´emulatore non è più prerogativa dei soli Guest basati sui sistemi di Microsoft.
Tra le altre novità troviamo anche le API per lo sviluppo di servizi web e la possibilità di emulare dischi Serial ATA. Seguono inoltre numerosi bugfix riguardanti la rete, l´USB 2.0 e alcune incompatibilità con gli ultimi kernel Linux. Ad un primo utilizzo sembra anche che ci siano stati dei miglioramenti sul piano prestazionale (quest´ultima valutazione è puramente empirica).
VirtualBox si conferma come un valido software per la virtualizzazione, che poco o nulla ha da invidiare agli altri grandi nomi. Come al solito è disponibile in versione Open Source, rilasciata sotto GPL2 ma priva di alcuni componenti ancora chiusi, oppure in versione closed e binaria, gratuita per uso personale e per valutazione.