C'era una volta l'HTML. L'internet statico, l'internet delle pagine web con i primi effetti in Java. La navigazione ad albero e i motori di ricerca che di semantico avevano poco o nulla.
Ma era allora - tre lustri fa, più o meno - che cominciavano a formarsi e delinearsi i volti di quelli che sarebbero diventati i vip di internet: i personaggi sulla bocca - anzi, sulle tastiere - di tutti i blogger, editori, professionisti che ruotano intorno a questo sferico intreccio di nodi, la Rete, il Web.
No, non sto parlando Bill Gates. Le strade del papà di Windows e del web si incrociano, certo, ma la notorietà di Gates non nasce online. Mi riferisco invece a quei nomi che sono molto importanti, very important, esclusivamente nella web-sfera.
La natura di internet, contraddittoria, ha infatti permesso ad alcuni personaggi di assurgere al ruolo di miti, di guru, di punti di riferimento per coloro che vivono il web quotidianamente, ma che al di fuori, nel mondo in carne ed ossa, sono praticamente sconosciuti. I Carneade dell'era digitale.
Un fatto interessante, visto che queste persone fanno muovere grazie ai loro imperi milioni di dollari al giorno, impattando sull'economia internazionale, ma la maggioranza della popolazione mondiale non saprebbe riconoscerli se li incontrasse al bar.
Avete capito di chi sto parlando?