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Unity, KDE e GNOME: chi innova di più?

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Con l´uscita di Mint 11 abbiamo avuto la certificazione che le novità per attecchire hanno bisogno di tempo. Mint infatti si presenta con il vecchio Gnome 2.32 come desktop di default e Fabio Erculiani mi ha raccontato che probabilmente anche Sabayon 6 farà una scelta simile, pur passando a Gnome 3.0: escluderà cioè la Shell come desktop di default. Eppure GNOME Shell è il desktop più innovativo e funzionale. Senza nulla togliere a  KDE, che richiede un certo lavoro di personalizzazione per dare il massimo, e Unity, che ha portato su Linux lo schema consolidato dock+global menu di Mac Os X.

Le novità sono state presentate da Ubuntu e Fedora: la prima con Unity in versione desktop, la seconda sposando in toto il progetto GNOME Shell.

Il confronto fra Unity e Shell potrebbe ridurre ulteriormente la diffusione di KDE, la cui versione 4.6 potete apprezzare testando Chakra, distro in cui anche le applicazioni in gtk+ vengono fatte girare senza installare librerie diverse dalle Qt, attraverso il sistema dei bundle, tipo Mac per intenderci.

Quello che mi pare evidente è che i desktop del futuro stanno passando ora per Linux. Apple e Microsoft sono invece fermi a interfacce grafiche sviluppate oltre dieci anni fa (anche se Mac Os X Lion porta finalmente sviluppi molto interessanti).

Tornando a Linux, ecco perché Shell batte gli altri. KDE è affascinante, ma difficile. A chi non lo ha mai usato, richiede uno sforzo non da poco per cancellare il concetto di desktop e passare all´uso dei widget. Il massimo della libertà nell´organizzare le proprie attività si scontra con la necessità di farlo da zero: manca uno schema consolidato da modificare, il che nasconde le straordinarie potenzialità che questo desktop offre.

Unity è molto cambiata dalla versione netbook. Si avvicina molto al Mac come schema d´uso e semplicità. Per goderne appieno però occorre un lungo studio degli shortcut da tastiera. L´uso dei tasti è fondamentale e i workspace restano una cosa un po´ misteriosa. Se non li hai mai usati continuerai a ignorarli.

GNOME Shell al momento è la rivoluzione più a portata di mano. Per tre motivi: l´accesso più rapido alle applicazioni via desktop (scegliendo se visualizzare i programmi o le finestre), i workspace dinamici sulla destra che invitano all´uso, una più semplice gestione delle ricerche e una più rapida personalizzazione del launcher (una volta avviato, basta prendere le applicazioni dall´elenco e trascinarcele dentro).

Certo che se Google ha ragione con il proprio Chrome OS, tutte queste innovazioni fanno già parte del passato...

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