The UTF-8-Everywhere Manifesto è un'iniziativa concepita per promuovere l'utilizzo di UTF-8, l'idea è in pratica quella di convincere gli sviluppatori a considerare questa codifica di caratteri Unicode come scelta predefinita nell'archiviazione di stringhe su diverse tipologie di supporti e nelle proprie comunicazioni; secondo il manifesto, l'utilizzo mainstream di ogni altro encoding dovrebbe essere limitato soltanto a casi limite legati ad esigenze di ottiminizzazione.
Il documento incoraggia in particolar modo l'utilizzo di questo standard come riferimento per lo storage delle stringhe in applicazioni per ambienti Windows, infatti, sarebbe proprio in questo caso che UTF-8 verrebbe tenuto meno frequentemente in considerazione, anche per via di carenze nel supporto all'encoding da parte delle interfacce di programmazione.
Le considerazioni contenute nel manifesto sarebbero confermate, tra l'altro, anche dal fatto che buona parte delle librerie di terze parti per Windows non supporterebbero Unicode, ma agirebbero semplicemente accettando e passando all'ANSI API i parametri stringa; tra gli sviluppatori per il Web e quelli che lavorano su Linux vi sarebbe invece un tacito accordo per il quale UTF-8 verrebbe considerato, se non come uno standard, almeno come la soluzione più corretta.
Per gli estensori del manifesto, portabilità , interoperabilità cross platform e semplicità sarebbero da ritenersi più importanti rispetto all'interoperabilità con le API delle piattaforme disponibili, per questo motivo sarebbe consigliabile sceglie UTF-8 sempre e comunque.
Difficile non condividere almeno in parte le considerazioni contenute nel manifesto ma, al di là delle scelte predefinite, è comunque sempre utile ricordarsi di esplicitare un'encoding di riferimento per tutte le componenti di un'applicazione e le sorgenti di dati con cui esse interagiscono.