Il viaggio di Ubuntu Touch continua, non solo dal punto di vista dello sviluppo ma anche per quanto riguarda la ricerca di partner commerciali che investano sul sistema per embedded di Canonical garantendogli una fetta di visibilità su mercati emergenti ma non solo. Mark Shuttleworth che in questo periodo è in forma smagliante dal punto di vista delle dichiarazioni pubbliche ha rilasciato alcune dichiarazioni a proposito dell’interesse dei produttori verso Ubuntu Touch.
Grossi distributori stanno seriamente prendendo in considerazione Ubuntu come la piattaforma open che sceglieranno.
Chiaramente, c’è ancora parecchio da fare prima che Ubuntu in versione mobile raggiunga un’estensione di pubblico notevole, ma le premesse sembra che stiano venendo poste da questa curiosità degli OEM, che peraltro non è bilanciata da un’eccessivo permesso di Canonical di stravolgere il software (almeno a quanto pare):
La nostra piattaforma è open source, Android è open source… ma il punto da parte nostra è l’avere questa esperienza utente pulita, bella, senza ottenere frammentazione della piattaforma.
Vedremo in cosa si tradurranno queste parole. Per ora sono solo chiacchiere, sicuramente Canonical ha la possibilità di fare una figura migliore di Google in quanto a customizzazione.