Nella giornata di ieri il team di sviluppo di Canonical ha annunciato la disponibilità per il download di Ubuntu 16.04 LTS codename "Xenial Xerus". Come di consueto, insieme alla versione principale, sostanzialmente quella destinata all'ecosistema Desktop, sono state rilasciate anche le relative versioni "spin" tra cui la variante appositamente ottimizzata per il lavoro dei sysadmin.
Nello specifico Ubuntu Server 16.04 LTS si presenta come una delle release della distribuzione ad aver introdotto il maggior numero di novità degne di nota. Tra queste ultime gli sviluppatori in forza al gruppo capitanato da Mark Shuttleworth hanno implementato il supporto all'architettura a 64-bit z per i prodotti mainframe della IBM, vengono inoltre abilitate piattaforme come Juju, MAAS ed LXD insieme al nuovo rilascio di OpenStack nome in codice Mitaka.
Ubuntu Server sembra aver superato una fase di transizione molto importante. La compatibilità con l'architettura 64-bit z di IBM ha permesso a Canonical di rendere disponibile circa il 95% dei pacchetti per questa nuova piattaforma. Da segnalare anche il supporto per i remote kernel crash dump nel meccanismo del Linux kernel crash dump, grazie ad esso i dump dei kernel crash potranno essere inviati ad un server remoto utilizzando i protocolli SSH (Secure Shell) o NFS (Network File System)
Canonical starebbe puntando sempre di più sul proprio prodotto e, dopo aver investito ingenti risorse negli ecosistemi Desktop e mobile, sembrerebbe nuovamente interessata ad una versione server la cui implementazione era apparsa per un breve periodo marginale rispetto ai progetti collaterali della compagnia.
