Durante l'OpenStack Summit che si è tenuto a Berlino il fondatore di Canonical, Mark Shuttleworth, ha parlato del futuro della distribuzione dell'azienda, annunciando che Ubuntu 18.04 LTS avrà un ciclo di vita di ben 10 anni. In questo modo Canonical ha praticamente raddoppiato il periodo di supporto delle sue versioni LTS.
Le release di Ubuntu "standard" vengono supportate per 12 mesi, mentre le LTS fino ad oggi hanno ricevuto un supporto di 5 anni. Questo perché sono indirizzate ad una fascia di utenti a cui non interessa ottenere sempre l'ultima versione del software in circolazione, ma mirano ad ottenere un ambiente estremamente robusto e duraturo dove poter basare la propria piattaforma di servizi/applicazioni oppure per creare un ambiente di sviluppo che mantenga gli stessi strumenti per diverso tempo, senza doversi preoccupare di bug di sicurezza o di problemi di compatibilità tra i vari sistemi e cicli produttivi.
Canonical è da anni partner di migliaia di aziende che offrono servizi Cloud, Ubuntu infatti sta alla base di numerose infrastruttura e piattaforme software come ad esempio quella di Amazon, ma è presente anche nei server Google e in quelli di Microsoft Azure. Canonical, assieme a Red Hat, domina il mercato dei provider Cloud e il suo software è presente in milioni di portali e servizi Web.
La scelta di Shuttleworth non arriva quindi del tutto inaspettata ed è mirata proprio a fidelizzare maggiormente i propri partner commerciali, che saranno direttamente interessati da queste decisione dei vertici di Canonical.
Shuttleworth ha infatti chiarito che la decisione di applicare un nuovo ciclo vitale di Ubuntu 18.04 deriva dei lunghissimi orizzonti temporali di alcuni settori come i servizi finanziari e le telecomunicazioni, ma anche per i progetti dell'industria IoT, dove linee di produzione per determinati componenti vengono sfruttate per almeno un decennio e dunque necessitano di un ambiente che rimanga integro, stabile e sicuro per tutto quel tempo necessario.
Canonical ha di fatto uniformato il periodo di supporto di Ubuntu con gli altri concorrenti presenti sul mercato come ad esempio Red Hat e Microsoft.
Non è la prima volta che l'azienda decide di estendere il periodo di supporto di una sua LTS, infatti per Ubuntu 12.04 si optò per estende il security support e praticamente la stessa scelta venne fatta per Ubuntu 14.04. Shuttleworth ha inoltre rassicurato gli sviluppatori di terze parti sul supporto alle vecchie versioni di OpenStack, come ad esempio IceHouse che risale al 2014, infatti l'azienda garantirà il funzionamento anche delle configurazioni e delle build più datate ma il team di sviluppatori di Ubuntu è comunque all'opera per assicurare ai suoi utenti la possibilità di migrare facilmente alle nuove versioni di OpenStack senza doversi preoccupare per i tempi di downtime o di incompatibilità.
Sempre durante la conferenza, Shuttleworth ha chiarito che Canonical non intende sostituirsi completamente alle alternative già presenti nel mercato, come ad esempio Red Hat Linux Enterprise, ma l'azienda ha comunque l'interesse nell'espandersi verso altri settori come ad esempio l'IoT, l'edge computing, le intelligenze artificiali e gli algoritmi di machine learning.
Via Zdnet