Nelle prossime ore gli sviluppatori di Canonical renderanno disponibili per il download i file ISO della versione stabile di Ubuntu 16.04 codename "Xenial Xerus". Si tratta di una release particolarmente importante per la community che ruota intorno al progetto, una LTS (Long Term Support) che rappresenterà un punto di riferimento sia per gli utenti che per le aziende durante i prossimi 5 anni.
Una delle novità più interessanti di Ubuntu 16.04 è Snappy, si tratta del nuovo sistema per la gestione dei pacchetti che per adesso andrà ad affiancare lo storico APT e i .deb. I pacchetti Snap utilizzano il paradigma "a bundle"; gli sviluppatori avranno la possibilità di distribuire un numero maggiore di nuove versioni di un'applicazione per Ubuntu 16.04 durante il suo ciclo di vita, sarà inoltre possibile creare soluzioni isolate dal resto del sistema con un grado di sicurezza più elevata su tutte le varianti di Ubuntu.
La gestione degli upgrade verrà così semplificata e si potrà decidere se includere o meno una specifica versione di una libreria nella propria applicazione, gli utilizzatori potranno inoltre installare uno Snap senza doversi preoccupare dell'impatto che quest'ultimo potrebbe avere sugli altri software presenti nel sistema. Snappy rappresenta sostanzialmente il frutto di un lavoro volto ad ottenere la massima convergenza tra diversi ecosistemi tra cui Desktop, mobile e IoT (Snappy nasce infatti con Ubuntu Core) con il fine di semplificare l'opera dei developer.
È un piccola rivoluzione nel mondo delle distribuzioni Linux che sicuramente sarà ben accetta dagli utenti. Canonical ha anche reso disponibile per gli sviluppatori di terze parti il tool chiamato Snapcraft che renderà più semplice il processo di transizione ai pacchetti Snap anche a partire da sorgenti o da package Deb preesistenti.
Ubuntu 16.04 è animata da Linux 4.4.6, non è l'ultimissima versione del kernel del Pinguino ma non sono esclusi upgrade futuri da parte del team di sviluppo. Nella versione "vanilla" della release troviamo anche Unity 7 con Xorg 1.18 che migliora notevolmente il supporto a GLAMOR e a RajndR 1.5.
Gli utenti di schede video AMD che effettueranno un aggiornamento ad Ubuntu 16.04, o che installeranno ex novo la distribuzione, dovranno fare riferimento ai driver Open Source Radeon/AMDGPU. Infatti i driver proprietari di AMD non supportano ancora Xorg 1.18 e Linux 4.4, gli sviluppatori sono stati dunque obbligati a tagliare il supporto ai driver fglx. L'unica soluzione praticabile è quindi quella di usare i driver Open Source che si trovano già preinstallati su Ubuntu 16.04.
Altra piccola nota dolente della versione "vanilla" di Ubuntu 16.04 è l'assenza di GNOME 3.20, infatti il team della distribuzione segue un ciclo di sviluppo personalizzato per quanto riguarda le librerie GTK, ciò a causa di Unity, dunque gli ultimi pacchetti del desktop environment non sono disponibili.
Su Ubuntu 16.04 i developer hanno finalmente aggiunto la possibilità di spostare il launcher di Unity in basso, in questo modo non sarà più necessario affidarsi a tool esterni per personalizzare la posizione di questo strumento. Canonical ha finalmente recepito i numerosissimi feedback provenienti dagli utenti che chiedevano a gran voce questa feature. Il file ISO di Ubuntu 16.04 LTS "Xenial Xerus" sarà disponibile per il download diretto sul sito ufficiale della distribuzione oppure tramite protocollo torrent.