Unity segue un ciclo di sviluppo diverso da GNOME, per questo motivo i developer di Ubuntu spesso utilizzano un mix di librerie e componenti di diverse versioni di GNOME, in modo da personalizzare l'ambiente grafico della distribuzione. Tuttavia questo mix di diverse versioni di GNOME impedisce all'utente di ottenere in modo rapido e semplice le ultime versioni software del desktop environment.
Su Ubuntu 16.04 LTS la situazione rimarrà invariata rispetto al passato, infatti il team ha deciso di utilizzare diversi di pacchetti provenienti sia da GNOME 3.16 che da GNOME 3.18, questo perché nelle versioni più aggiornate dell'ambiente sono state eseguite delle modifiche che non hanno trovato l'approvazione del team di Ubuntu. Quest'ultimo dovrebbe inoltre riadattare le proprie patch per Nautilus alla nuova versione.
Il developer Sebastien Bacher ha spiegato nel dettaglio questa decisione in un post su Lauchpad. La nuove versioni di Nautilus necessitano di diverso lavoro che non può essere completato in questo ciclo di sviluppo, molte patch interessanti sono arrivate nella versione 3.20 di GNOME, ma un aggiornamento alla loro versione delle librerie GTK+ non è possibile, senza contare che le loro modifiche al codice creerebbero dei problemi ai cambiamenti apportati all'interfaccia utente della distro.
Dunque si tratta di una scelta dettata dalla politica di sviluppo adottata da Unity fino ad oggi. Molto probabilmente questi problemi scompariranno quando il team deciderà di migrare a Unity 8 che, essendo basato sulle librerie Qt, potrà godere di uno sviluppo appositamente dedicato senza dover dipendere dal lavoro del team di GNOME.
Via Sebastien Bacher
