Il fatto che la versione principale di Ubuntu sia dedicata ai desktop non significa che Canonical si disinteressi agli altri campi di utilizzo della sua distribuzione: Ubuntu 11.10 in salsa server, per esempio, porta con sé alcune funzionalità che faranno la gioia degli amministratori di sistema.
Sia che i sysadmin siano alle prese con i consumi di corrente elettrica o con la gestione di numerosi server, Ubuntu Server 11.10 ha qualcosa in serbo per loro: oltre al supporto ufficiale all´architettura ARM (notoriamente meno esosa in termini di consumi), Oneiric Ocelot introduce due nuove componenti Orchestra e Juju.
Del primo ne avevamo parlato una decina di giorni fa: si tratta di una serie di strumenti (liberi) che semplificano il processo di installazione e gestione di Ubuntu su più macchine, semplificando la vita degli amministratori di sistema. Molte di queste tecnologie sono condivise con altre distribuzioni (Fedora in primis)
Juju, invece, è framework più ad alto livello sviluppato da Canonical, indirizzato al deploy e alla gestione dei servizi che gireranno sulle macchine; stando alle parole dell´azienda di Shuttleworth, i punti di forza di Juju sono rappresentati dalla facilità con cui è possibile definire/riutilizzare i servizi e dall´aderenza alle raccomandazioni DevOps. Juju è incluso in Ubuntu Server 11.10 come technical preview.
Chiudono l´elenco delle novità la rimozione di Eucalyptus dai CD di installazione (come conseguenza dell´abbandono) e la reintroduzione del sistema di virtualizzazione Xen.