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Ubuntu 11.10: rimuovere Unity e vivere (davvero) felici

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Si è già detto fin troppe volte che

[!] Ci sono problemi con l'autore. Controllare il mapping sull'Author Manager

(

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) e di come sia possibile ridare ai nuovi Ubuntu una GUI grafica (di nuovo) usabile: per parte nostra abbiamo trattato di come rimuovere Unity su Ubuntu 11.10 stabile al fine di

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mediante la modalità GNOME fallback.

Se da un lato tale metodo soddisfa per l´usabilità generale, dall´altro tuttavia non soddisfa per la lentezza, la povertà della grafica, una certa instabilità ed anche per la barra in alto che permane sempre (deriva da libunity6, che però è dipendenza di Nautilus e non c´è quindi verso di eliminarla in modo semplice). Motivazioni, le ultime due, che non ci permettono più nemmeno di disabilitare Unity e

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.

Il metodo oggi proposto (che passa per GNOME Shell), invece, con elevata probabilità soddisferà il "palato" di ognuno, rimediando a tutti i citati difetti: anche i (non molti) sostenitori di Unity dovrebbero dargli un´occhiata.

Per l’installazione di GNOME Shell (dai repository ufficiali) è sufficiente dare, da emulatore di terminale:

sudo apt-get install gnome-shell

seguito dal comando:

sudo /usr/lib/lightdm/lightdm-set-defaults -s gnome-shell

per avere GNOME Shell avviato quale GUI di default. Facciamo seguire un reboot così da verificare che tutto funzioni.

Per la modifica dell’aspetto grafico dobbiamo ancora una volta rivolgerci a

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:

sudo apt-get install gnome-tweak-tool

Una volta installato sarà possibile lanciarlo mediante lo stesso GNOME Shell; viene chiamato "Impostazioni avanzate". Di qui finalmente potremo impostare la corretta dimensione per i caratteri, il tema grafico e le icone, se sul desktop debbano esser mostrati o meno le icone di Computer, Home, Cestino, Rete e i device inseriti e montati automaticamente e, meraviglia delle meraviglie, potremo nuovamente bearci dei tre pulsanti per le finestre: minimizzazione, massimizzazione e chiusura (con quale tipo di logica li abbiano tolti sulla Shell è una domanda ricorrente).

A questo punto avremo GNOME Shell installato, gradevolissimo all´occhio, ma decisamente

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Di qui abbiamo due vie al fine di "vivere felici": la prima consiste nel cercare di perseguire la user experience alla GNOME 2 in senso stretto, mentre la seconda consiste nell´installare una dock.

"GNOME 2 feel"

Le

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danno la possibilità (tra l´altro) di rimettere al loro posto i menu per sfogliare le applicazioni (vedere anche

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) ed il filesystem, ma manca una barra inferiore che contenga la lista delle applicazioni/risorse aperte e un luogo dal quale poter lanciare le applicazioni preferite.

Ebbene, le estensioni per GNOME Shell Bottom Panel e Favourites in the Panel fanno esattamente ciò che desideriamo. Per l´installazione scaricare la versione per GNOME 3.2 delle estensioni dal

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, quindi estrarle nella propria HOME (verificare che vadano a creare le rispettive cartelle in .local/share/gnome-shell/extensions/), quindi ri-effettuare il login ed utilizzare GNOME Tweak Tool per abilitarle.

Il risultato è sensazionale.

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Completa la magia l´essenziale Zeitgeist

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La dock

Di dock per Ubuntu ce ne sono molte e la scelta di Avant Window Navigator (AWN per gli intimi) è dettata dal gusto personale di chi scrive, oltre a oggettive doti della stessa (leggerezza e stabilità, mai un problema).

La dock mostra le applicazioni preferite dall’utente e quelle aperte, e tramite essa è possibile lanciare applicazioni e gestire le risorse del computer (si vedano le immagini in galleria).

AWN è disponibile nei repository ufficiali di Ubuntu:

sudo apt-get install avant-window-navigator

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