Genova sta ancora bruciando, mentre scrivo. Io sono lontano dalle fiamme ma con molti amici vicini. Speremmu ben.
Mentre guardavo le inquietanti immagini delle fiamme su una tv locale ho pensato al terremoto e a Twitter. Un volo pindarico senza nesso? No, ricordavo che all'alba del terremoto qualcuno aveva trovato il tempo di twittare. E ora che Twitter sta pensando a geolocalizzare i messaggi, dicono, il cinguettare potrebbe trasformarsi in boato. Rivoluzione informativa dei media. Sarà .
A inizio anno qui su Edit eravamo scettici. Io sono oltremodo scettico, direi pienamente tradizionalista.
Per me, in determinate situazioni, come un incendio o un terremoto, dal punto di vista dell'informazioni e del contatto diretto vince ancora la televisione locale, con le sue chiamate dei cittadini trasmesse in diretta. Non c'è confronto: il popolo, nel day-after di una tragedia, accende la tv, e di certo non twitta.