Secondo l'ICANN, ovvero l'ente che si occupa dell'assegnazione degli IP e dei nomi a dominio, nel 2004 la necessità di digitare www
davanti ad un indirizzo internet è costata ben 25 miliardi di dollari (facendo il calcolo di un utente medio da 125 siti al giorno che impiega 2 secondi a scrivere la sequenza di 3 lettere e punto).
In aggiunta, c'è da considerare il problema degli errori di digitazione che spesso portano a indirizzi errati, in molti casi ugulmente esistenti ma pronti a trarre in inganno il visitatore.
àˆ infatti molto diffusa la tecnica di aquistare domini come "wwwgoogle.com" per intercettare eventuali errori di battitura degli utenti. Pensate cosa potrebbe accadere se l'utente sbagliasse a scrivere l'indirizzo della sua banca online!
Ma torniamo a noi. Scopro solo ora che nel 2005 l'ICANN ha bandito l'uso del WWW invitando i webmaster a preferire la versione non vuvizzata del dominio configurando di conseguenza il webserver.
Tuttavia, mi sembra che la proposta sia stata elegantemente ignorata dalla maggior parte del web... e questo mi porta ad una domanda: voi cosa preferite, la versione con o senza www?
Se invece che a destra o a sinistra siete al centro, ovvero fate parte di quelli che semplicemente non si pongono questo problema ma lasciano la decisione all'utente o peggio ancora al caso, allora suggerisco vivamente di schierarvi con un partito. Una configurazione "doppia", oltre che potenzialmente confusionaria, è dannosa e controproducente dal punto di vista del marketing sui motori di ricerca.
Dunque, www o senza www?