Nelle ultime due settimane ho assisito ad alcune vicende che dovrebbero far riflettere. In ordine, più o meno sparso.
Un utente si iscrive in uno dei forum più popolari in Italia, chiedendo indicazioni su come rimuovere dai risultati Google una pagina che contiene il nome, cognome e città di un'amica, il tutto corredato da una foto della ragazza in calze e minigonna con tanto di descrizione.
Nulla di particolare fino a qui, se non fosse che in apertura del thread viene citato nome e cognome della ragazza, oltre al link alla foto. Il risultato è facilmente intuibile: in poche ore il thread del forum compare al secondo posto nei risultati di Google, avendo così l'effetto esattamente opposto.
Email di candidatura per un colloquio, con in allegato lettera di presentazione. La lettera è ben scritta, in Italiano ineccepibile. Il candidato si presenta, elogia la società dicendo che è sicuro che sarebbe la scelta migliore oltre che un'eccellente occasione di crescita.
Anche in questo caso nulla di strano, se non fosse che la società citata per oltre 10 volte nella lettera di presentazione non è quella destinataria dell'email bensì un loro competitor.
Lancio di un nuovo prodotto. Nuovo sito, nuovo brand, niente di più adatto per un po' di sano spam 2.0. L'azienda responsabile del prodotto si inventa così una decina di account fasulli su forum, servizi ed inizia ad aprire thread, rispondere a discussioni datate e scrivere commenti in risposta a post dei blog nel tentativo di raccapezzare qualche link.
Questa operazione è tanto rischiosa quanto sconsigliata se non si hanno le giuste competenze, così la società finisce per postare i commenti sbagliati su un paio di blog sbagliati ed ottiene, in risposta, alcuni commenti che proprio non si potrebbero definire una buona pubblicità . Il risultato è che, su Google, prima di questa società ora compaiono proprio alcuni dei sopra citati commenti.
Dopo aver assistito a queste (e molte altre) scene simili, comincio a pensare che a Google non si siano bevuti il cervello nel realizzare un quiz per l'invio delle email al venerdì sera.
Inviare una comunicazione, pubblicare qualcosa online equivale ad esporre il proprio messaggio ad un pubblico globale. Se gestito con cura questo strumento può estendere la capacità comunicativa oltre ai confini del singolo individuo ma, allo stesso tempo, amplificare i disastri di una strategia di comunicazione errata.
Vorrei concludere con un video, non troppo recente, che riassume in meno di un minuto un concetto fondamentale: Think Before you Post.