In principio era StarOffice, e a dirla tutta non era neanche di Sun. Per molto tempo ha rappresentato l´unica suite per ufficio disponibile per Linux, su cui spopolava letteralmente nonostante la sua natura closed source. Poi Sun decise di aprirne il codice sorgente e nacque OpenOffice, e StarOffice divenne il marchio per la versione a valore aggiunto di OpenOffice. Cuore comune, ma più clipart e più servizi.
Adesso che OpenOffice 3.0 è alle porte (fate finire l´Estate e avremo di che parlarne), Sun sta parallelamente sviluppando anche StarOffice 9, che rispetto a OpenOffice 3 include un database migliore, un´enorme collezione di modelli per i nostri documenti e qualche filtro in più per quei formati troppo chiusi o troppo "patentati" (e scusate l´inglesismo).
La nuova versione erediterà dal "fratellino open" la possibilità di importare i PDF (l´esportazione già avviene, a differenza di altre suite per l´ufficio ben più diffuse) e, dopo anni di magra, la possibilità di girare nativamente su Mac e senza bisogno di utilizzare il sistema X11 che, almeno da quel che accade con OpenOffice, porta con sé enormi problemi dalla gestione dei font a cose basilari come il copia e incolla. Solo per Mac con processore Intel (non gli bastava ricompilarlo?).
Sun ha aperto il beta testing del suo nuovo gioiellino a tutti, o almeno a quelli che vorranno registrarsi e che accetteranno la restrittiva licenza di utilizzo: 90 giorni di validità, non più di cinque copie e l´impegno a fornire un feedback ogni due settimane.
La sfida con Microsoft Office si fa interessante. Chi vincerà?