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Status.modern.ie, l'Internet Explorer che verrà

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La Casa di Redmond avrebbe intenzione di coinvolgere sempre più pienamente gli sviluppatori nell'implementazione delle future versioni di Internet Explorer. Per questo motivo i dati del progetto Status.modern.ie sono stati rilasciati sotto licenza Open Source (Apache V2 license) divenendo accessibili tramite GitHub; contestualmente, le informazioni relative al supporto per il browser di Microsoft sono ora associate a Creative Commons Attribution v2 license.

Ma come sarà l'Internet Explorer del futuro? Secondo quanto dichiarato dagli stessi portavoce del gruppo guidato da Satya Nadella, l'applicazione dovrebbe presentare presto un miglior supporto per l'interazione tramite API Media Capture con periferiche esterne come per esempio la WebCam e il microfono, funzionalità dedicate all'elaborazione e alla manipolazione dell'audio tramite JavaScript e l'apposita Web API, maggiore aderenza alle specifiche ECMAScript 6 (promises), nonché il supporto per lo standard HTTP/2

Molte le features attualmente "in considerazione" da parte dei tecnici di Redmond, tra di esse l'implementazione in IE dell'attributo download di HTML5, degli elementi picture e template, delle variabili CSS, degli HTML Imports (attualmente presenti nella beta di Chorme 36), del service worker e di moltre altre novità ricollegate ai Web standards più recenti, come per esempio un'API JavaScript per le animazioni, l'object.observe (anch'esso in Chorme 36) e il supporto per la funzione filter() di CSS.

Ma sarebbero numerose anche le features che, almeno per il momento, non dovrebbero trovare spazio nelle prossime release del browser, le voci contrassegnate come "not currently planned" all'interno dello Status.modern.ie fanno infatti riferimento, tra gli altri, all'implementazione di MathML, ai microdati, al supporto per WebRTC e WebP, al database Web SQL e agli scoped styles. Alcune di queste funzionalità sono state implementate anche solo parzialmente in alcuni browser concorrenti, magari perché sviluppate dagli stessi vendor.

Se da una parte Big M starebbe facendo uno sforzo superiore al passato per garantire una maggiore aderenza agli Web standards tenendo conto delle segnalazioni degli sviluppatori, dall'altra però continuerebbero a permanere alcune problematiche irrisolte che vanno dai tempi necessari per la correzione delle vulnerabilità, alla tempistica di rilascio per le nuove versioni fino alla dipendenza con il sistema operativo di riferimento.

Via IEBlog

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