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Stallman sconsiglia l´utilizzo di C#/Mono

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Era prevedibile che dopo gli sviluppatori di Fedora, Ubuntu e Debian, anche Richard Stallman rompesse il silenzio e dicesse la sua sull´"affaire" Mono.

Come ricorderete il tutto era scaturito da alcune decisioni più o meno contemporanee prese dalle tre distribuzioni sull´inclusione di Mono e di progetti basati su di esso: Fedora vorrebbe rimuoverlo dall´installazione di default, Ubuntu sostituirà Rhythmbox (scritto in C++) con Banshee (scritto in C#) e infine Debian sta vagliando la possibilità di includere Tomboy nell´installazione di default.

Partiamo subito con il dire che la posizione di Stallman non è di condanna nei confronti del progetto di De Icaza & soci: ogni implementazione libera di C# (come Mono o DotGNU) è cosa buona perché permette agli utenti di eseguire programmi C# su tutte le piattaforme, anche se il pericolo di una dipendenza troppo forte dal linguaggio spaventa il padre della FSF.

Senza troppi giri di parole Stallman afferma che:

è pericolo dipendere da C#, per questo motivo dobbiamo scoraggiarne l´utilizzo

Il pericolo a cui accenna RMS è quello di eventuali brevetti software che Microsoft potrebbe utilizzare in futuro per ricattare i progetti che richiedono implementazioni libere di C#: la loro perdita avrebbe come conseguenza anche la perdita del software che ne fa uso.

La posizione di Stallman, riassumendo, è quindi questa: ridurre al minimo la dipendenza dalle implementazioni libere di C#, non includerle nelle installazioni di default delle distribuzioni, scoraggiare gli sviluppatori dall´utilizzare C# nelle loro applicazioni e raccomandare, ove possibile, software non-C#.

Siete d´accordo con la posizione di RMS?

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