In queste giornate calde probabilmente molti di noi cercheranno maniere per alleviare la sofferenza con dell´ottima musica: ci sono parecchi servizi che possono fare al caso nostro, in particolare Spotify. Questo provider fornisce infatti le tracce che vogliamo ascoltare in streaming, con brevissime interruzioni pubblicitarie, sempre che non si diventi utente abbonato; in questo caso sono completamente assenti le interruzioni tra un brano e l´altro.
Recentemente Spotify ha iniziato a lavorare sul client per Linux, al momento solo per gli abbonati anche se in futuro è previsto il rilascio anche per gli utenti free: il programma è scritto in QT, tuttavia gode di un buon livello di integrazione con GNOME, e supporta quasi tutte le feature del client Windows. Di seguito vedremo come installarlo sulla nostra Ubuntu.
Prima di tutto, apriamo con Gedit la lista dei nostri repository:
sudo gedit /etc/apt/sources.list
Nel file che si aprirà, aggiungiamo questa riga:
deb http://repository.spotify.com stable non-free
Dopodiché salviamo, chiudiamo l´editor e da terminale autentichiamo il repository cosicché i pacchetti provenienti da questo vengano considerati sicuri:
gpg --keyserver wwwkeys.de.pgp.net --recv-keys 4E9CFF4E && gpg --export 4E9CFF4E |sudo apt-key add -
Fatto questo, aggiorniamo la lista dei pacchetti e installiamo il software. Può essere agilmente fatto dal terminale che abbiamo aperto:
sudo apt-get update && sudo apt-get install spotify-client-qt spotify-client-gnome-support
Altrimenti, se preferiamo, il Software Center o il gestore di pacchetti Synaptic possono essere delle alternative valide. Purtroppo il servizio offerto da Spotify è fruibile solo in alcune specifiche nazioni, quindi se ci troviamo in vacanza, ad esempio, nel Regno Unito, può essere l´occasione per provare un provider musicale veramente valido. Dal canto mio, non posso che sperare che Spotify arrivi in Italia il più presto possibile, soprattutto dopo il colpo gobbo di Last.FM.