Ieri ho ricevuto una lettera. In realtà un'email ma che aveva le sembianze di una lettera, perché sapeva di antico. Per farla breve, mi ha scritto una mia (sedicente) assidua lettrice (una delle 25, come direbbe Manzoni) chiedendomi qualche consiglio per migliorarsi nella sua attività di copywriting.
Magie di Internet: anche un perfetto sconosciuto come me viene contattato da coetanei che chiedono aiuto.
La mia risposta si è strutturata intorno ad un unico concetto, a mio avviso fondamentale: riuscire a crearsi uno stile proprio, sperimentando l'italiano e non fermarsi contro il muro della grammatica e del formalismo.
Molte figure retoriche sono nate da reali storpiature dell'italico verbo. A maggior ragione la scrittura sul web per sua stessa natura deve connotarsi come sperimentale, in continua e quasi forzata evoluzione.
Scrivere sul web. Cosa significa, se non tentare di stupire? E per stupire serve assolutamente appropriarsi di uno stile. Uno stile attraverso il quale il lettore possa riconoscere la mente dietro allo scritto.
Voi lettori vi accorgete se un testo è scritto con uno stile d'autore o è anonimo? E voi scrittori vi siete già appropriati di un vostro stile?