Dopo la formalizzazione dell´accordo con Philips, gli sviluppatori del popolare player audio Songbird hanno inferto un brutto colpo alla comunità annunciando la cessazione del supporto ufficiale a Linux: a causa della carenza di manodopera, il gruppo di sviluppo ha infatti deciso di concentrarsi sulle piattaforme Windows e Apple.
Chiarendo che non si tratta di un pesce d´aprile in ritardo, gli sviluppatori hanno però voluto rassicurare la comunità garantendo che i build bot continueranno a generare versioni Linux di Songbird: queste però non avranno una fase di test ufficiale e potrebbero non disporre di tutte le funzionalità presenti nelle controparti per sistemi operativi proprietari.
Agli utilizzatori Linux di Songbird rimangono ora due alternative: passare ad un player alternativo (Rhythmbox, Banshee, Amarok, Audacious) oppure sperare che la comunità o qualche distribuzione si faccia carico del test e della pacchettizzazione di Songbird.
È il destino di tutti i software multi-piattaforma con un numero ridotto di sviluppatori oppure si tratta di un caso particolare? Sentirete la sua mancanza? Fateci sapere cosa ne pensate.
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