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Se anche Firefox e IE passassero a WebKit?

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La decisione di abbandonare Presto in favore di WebKit presa dagli sviluppatori di Opera è stata accolta il alcuni casi come una piccola rivoluzione; la definizione non sarebbe esagerata tenendo conto della storia dei browser prodotti dalla casa madre norvegese ma, nel caso specifico del comparto mobile, si potrebbe parlare più precisamente di una conferma.

Infatti, una volta che anche Opera Mini e Mobile avranno adottato il motore di rendering correlato al progetto Chromium, WebKit rafforzerà  ulteriormente la sua posizione di standard de facto per quanto riguarda la navigazione Web da smartphone e tablet; a questo punto, difficilmente l'ancora acerba soluzione mobile della Fondazione Mozilla basata su Gecko e Internet Explorer con Trident potranno andare oltre a dei semplici adattamenti per reggere la concorrenza.

Il passaggio a WebKit potrebbe divenire una possibile opzione anche per il progetto Firefox e per il suo omologo prodotto da Steve Ballmer e soci, il tutto con buona pace del W3C e dei tempi eccessivamente lunghi necessari al consorzio per completare le fasi relative alla proposta, alla discussione e al rilascio delle specifiche.

Nel caso di IE il discorso è probabilmente più complesso, questo per via del fatto che il browser Microsoft si è sempre presentato come una soluzione fortemente integrata con l'ecosistema Windows, quindi dovrebbero essere prese in considerazione numerose variabili sia a carattere tecnico che commerciale.

Per quanto riguarda invece Firefox, essendo WebKit un engine Open Source non vi dovrebbero essere problemi di sorta a livello d'impostazione progettuale; andrebbero però considerati due fattori non secondari: in primo luogo gli sviluppatori della Foundation avrebbero tutto il diritto di credere nella qualità  del lavoro fatto fino ad ora, in secondo luogo, tutti gli sfozi fatti negli anni per sottrarre market share ad IE potrebbero finire con il risolversi nell'aver spianato la strada a Chrome e Safari.

àˆ comunque indubbio che una migrazione più o meno di massa dei maggiori vendor verso WebKit potrebbe presentare i suoi vantaggi; trattandosi di un progetto aperto esso è in grado di accogliere i contributi di chiunque, una caratteristica positiva dal punto di vista del livello generale di sicurezza e della risoluzione di bug, gli sviluppatori dei singoli browser potrebbero quindi concentrare il proprio lavoro su altri fronti così come è successo nel caso di Chrome, dal punto di vista delle prestazioni, o di Safari per quanto riguarda il supporto per la navigazione mobile.

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