Il settore dei device mobile è in costate cambiamento e il prossimo step evolutivo è quasi sicuramente legato all'idea di convergenza hardware/software tra più ambienti. Microsoft, ad esempio, ha più volte provato a proporre un ecosistema unico tra mobile e Desktop, lanciando anche il suo progetto Surface e promuovendo l'adozione di Windows 10, Apple ha poi già intrapreso una profonda integrazione tra MacOS e iOS.
L'ecosistema Linux non è rimasto immobile su questo versante, Canonical ci ha tentato con Ubuntu Phone, ma da sola l'azienda fondata da Mark Shuttleworth non è riuscita ad ottenere gli obbiettivi desiderati ed il progetto è stato abbandonato. Tuttavia una nuova partership potrebbe rasserenare gli animi della community Linux, stiamo parlando del progetto Samsung DeX. Già da anni l'azienda sudcoreana sta sviluppando un sistema che permetta di convertire il proprio device mobile, smartphone o tablet, in un piccolo PC Desktop. Del resto le CPU ARM hanno già la potenza computazionale adeguata per soddisfare i bisogni degli utenti standard, che solitamente non hanno nemmeno bisogno di tool particolari per le loro operazioni quotidiane.
Questo progetto ha da poco raggiunto la fase beta di sviluppo e nasce in seno ad una collaborazione con Canonical la quale ha offerto la sua esperienza con i sistemi Linux a Samsung che, invece, ha una notevole esperienza in merito all'hardware ed è uno dei principali produttori di SoC ARM.
Samsung DeX consente di trasformare uno smartphone o un tablet in un mini PC tramite la connessione di un singolo cavo ad un monitor compatibile oppure ad una dock dedicata. Il "core" di Samsung DeX è ovviamente animato da Ubuntu che permette non solo agli utenti standard di poter lavorare serenamente, ma anche agli sviluppatori di portare sempre con se i propri strumenti e tool di lavoro, cosi da poter operare ovunque.
Samsung DeX funziona tramite un sistema di container che attiva Ubuntu quando il proprio device viene connesso ad una dock oppure ad un monitor abilitato. Il container è disponibile tramite l'applicazione dedicata, che una volta installata si occuperà di gestire l'immagine ISO di Ubuntu 16.04 LTS. Samsung e Canonical stanno dunque puntato ad una nuova forma di convergenza basata su due diverse esperienze d'uso, mobile con Android e desktop con Ubuntu, con il medesimo device.
L'unico limite di queste configurazioni risiede nell'architettura usata, ARM64 infatti può rivelarsi ottimale per una vasta pletora di utenti, ma ci sono alcuni applicativi che funzionano unicamente su sistemi x86 e che difficilmente sono trasportabili su altre architetture hardware.
Una volta raggiunto uno stato più maturo Samsung potrebbe proporre questa soluzione al mercato consumer quanto a quello enterprise che da tempo è alla ricerca di una soluzione più pratica rispetto ai comuni, e più costosi, notebook tradizionali. E visto che in un futuro prossimo i principali applicativi saranno quasi tutti basati su soluzioni Cloud, l'architettura hardware non dovrebbe rappresenta un problema nel lungo periodo.
Via Linuxondex