Il rilascio di Safari 6 potrebbe essere il primo passo verso un definitivo abbandono del supporto per Windows da parte del browser prodotto dalla Casa di Cupertino; tale iniziativa potrebbe essere letta come un tentativo da parte di Tim Cook e soci di segmentare il mercato delle applicazioni per la navigazione sul modello adottato a suo tempo da Microsoft con Internet Explorer.
Così come la possibilità di utilizzare IE soltanto su Windows aveva incentivato la creazione di uno standard di fatto, ora la strategia commerciale di Apple potrebbe essere quella di creare un proprio segmento accessibile soltanto da (Mac) OS X; naturalmente il parallelo tra i due browser non potrà essere effettuato senza considerare i rispettivi market share in che sono quantitativamente differenti con ancora un forte sbilanciamento in favore della soluzione di Redmond.
Va anche considerato il fatto che la diffusione di Safari sul solo Windows non è stata mai particolarmente elevata, cià nonostante Cupertino sembrerebbe ignorare le esigenze di numerosi sviluppatori che, lavorando su PC, potrebbero non avere più la possibilità di effettuare test e debug su release aggiornate di Safari.
La soluzione potrebbe essere naturalmente quella di "ripiegare" su Google Chorme che condivide l'engine WebKit con il browser della Mela Morsicata ed è divenuto praticamente necessario per le verifiche cross-browser; ma, come sottolinea Craig Buckler in un post a riguardo, le conferme potranno essere ricercate soltanto su Mac:
Without the Windows edition, I would have presumed it worked.