Il team di coder del progetto Rocky Linux ha annunciato la disponibilità del nuovo aggiornamento della distribuzione che raccoglie di fatto l'eredità dell'ormai defunta CentOS. Rocky Linux 9 si basa interamente sui pacchetti provenienti dai repository software di Red Hat Enterprise Linux 9, ovvero lo storico sistema Linux sviluppato appunto dai developer di Red Hat. Rocky Linux 9 viene equipaggiata con GNOME Shell 40, non si tratta dell'ultima release del noto ambiente grafico open source tuttavia è quella ritenuta più adatta per il target della distribuzione. Rocky Linux 9 infatti non punta alla comune utenza casalinga ma più che altro è un sistema indirizzato verso il mondo aziendale e dei server.
In Rocky Linux 9 troviamo il supporto per le DAX (Direct Access) operation con il file system XFS, in modo tale da avere un accesso diretto alla byte-addressable persistent memory. Oltretutto i developer hanno abilitato anche la "eager write" mount option con NFS in modo tale da ridurre le problematiche di latenza.
Per quanto riguarda la sicurezza Rocky Linux 9 beneficia di una serie di impostazioni che vanno a disabilitare la root user authentication tramite password nel caso in cui si tenti di connettersi al sistema tramite il protocollo SSH (Secure Shell). Cosi facendo si vanno sostanzialmente a prevenire un vasto ventaglio di attacchi informatici che è possibile eseguire da remoto.
Altra novità interessante riguarda la Cockpit web console che adesso dispone di una rinnovata pagina che visualizza le performance del sistema. Tale tool risulta essere molto utile per identificare svariate problematiche che possono causare picchi di consumi della CPU (Central Processing Unity), dell'SSD (Solid State Drive) e della memoria RAM (Random Access Memory).
Rocky Linux 9 dispone del supporto per i key file su NetworkManager, il demone open source responsabile delle connessioni di rete adottato dalla distribuzione, dunque gli amministratori di sistema potranno salvare ed impostare un connection profile in pochi minuti.