Il technology analyst Andrew Binstock è recentemente intervenuto nella discussione riguardante l'attuale evoluzione del linguaggio Java che, a parere di alcuni sviluppatori, starebbe assumendo delle caratteristiche di verbosità tali da decretarne il declino; la diffusione di soluzioni come NetRexx, Groovy e Scala rappresenterebbe in questo senso un tentativo di bypassare le macchinosità sintattiche della versione 7.
Java sarebbe quindi un linguaggio destinato ad essere sostituito da strumenti alternativi che non prevedano lungaggini sintattiche per la realizzazione di semplici task, come per esempio la scrittura di un file, o nomi sovradimensionati per classi e metodi (MethodExpressionValueChangeListener)? Probabilmente no a giudicare da alcune iniziative che riguardano o che dovrebbero presto riguardare l'implementazione del linguaggio.
Il rilascio della stabile di Java 8 è previsto per il prossimo marzo, questa release porterà con se le closures svilluppate in seno al Lambda Project, mentre la release 9 dovrebbe essere rilasciata entro il 2016 rispettando un calendario previsto dalla Oracle che stabilisce un intervallo di 24-30 mesi tra una major release e la successiva; tra poco più di due anni dovrebbero quindi essere integrati nel linguaggio importanti miglioramenti dal punto di vista della modularità.
Lambda expressions, possibilità di realizzare sorgenti in uno stile prossimo a quello funzionale e modularità dovrebbero permettere di limitare il livello di verbosità del linguaggio tramite semplificazioni sintattiche; queste features potrebbero facilitare il lavoro di chi sviluppa per un mercato di riferimento che oggi vedrebbe Java presente in circa 3 miliardi di dispositivi, senza contare che esso rimane un riferimento per ecosistemi come Android.
Vi sarebbero poi altri indizi relativamente alla vitalità del linguaggio, tra di questi i miglioramenti apportati alla JVM, che sarebbero stati dimostrati attraverso l'introduzione di nuovi bytecodes, o il fatto che Java sia il terzo linguaggio per numero di repository creati su GitHub. Java rimarrebbe quindi ancora oggi una soluzione in piena salute nonostante la sua verbosità, o almeno l'eventualità di un declino a breve termine sembrerebbe remota; ma sarebbe interessante interpellare gli sviluppatori italiani per scoprire quanti di essi continueranno ad affidarsi a Java per i loro progetti futuri e quanti, invece, sono alla ricerca di soluzioni alternative.
Via DrDobbs.com