Il Regno Unito sta avanzando verso una trasformazione digitale grazie a due progetti innovativi: un portafoglio virtuale per documenti governativi e un chatbot potenziato dall’intelligenza artificiale di OpenAI, pensati per semplificare l’interazione tra cittadini e amministrazione pubblica.
Il portafoglio digitale GOV.UK, previsto per il lancio entro la fine del 2025, permetterà agli utenti di conservare documenti ufficiali come la patente di guida e la tessera per veterani di guerra direttamente sul proprio smartphone.
Questa soluzione mira a eliminare la necessità di portare con sé versioni cartacee o plastiche dei documenti, garantendo accesso immediato e sicuro tramite riconoscimento facciale, simile a quello utilizzato per i pagamenti elettronici. Il servizio si integrerà con il portale GOV.UK, ampliando le funzionalità già disponibili online.
Non solo un portafoglio digitale...
Accanto al portafoglio digitale, il governo britannico sta sviluppando un chatbot chiamato "chat-uk", progettato per rendere più agevole l’uso del portale GOV.UK. Basato sulla tecnologia OpenAI, questo strumento è attualmente in fase di test. Durante le prove, sono emersi alcuni problemi, come il passaggio non intenzionale alla lingua francese. Tuttavia, il governo ha dichiarato di aver lavorato per correggere queste anomalie e di voler garantire un’esperienza utente più affidabile in futuro.
Questi progetti rientrano in un piano più ampio di investimenti nell’intelligenza artificiale. Tra le iniziative previste, figura lo sviluppo di un assistente virtuale chiamato "Humphrey", destinato ai dipendenti pubblici, oltre a strumenti di AI per migliorare i servizi rivolti ai cittadini. Una maggiore condivisione di dati tra i ministeri contribuirà inoltre a potenziare l’adozione di tecnologie innovative.
Con queste mosse, il Regno Unito punta a posizionarsi come leader nell’uso dell’intelligenza artificiale nel settore pubblico. Tuttavia, restano da affrontare temi critici come la sicurezza, l’impatto sulla privacy e le implicazioni per i diritti d’autore. Questo processo di digitalizzazione mira non solo a migliorare l’efficienza dei servizi pubblici, ma anche a rafforzare la competitività del Paese su scala globale.