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Red Hat "nasconde" il suo kernel per ostacolare Oracle ma danneggia la comunità

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Red Hat gode storicamente del rispetto della comunità perché, pur offrendo una distribuzione commerciale, ha sempre rispettato i vincoli delle varie licenze free/open, permettendo addirittura la diffusione di versioni senza brand della sua Enterprise Linux (CentOS, Scientific Linux).

L´entrata nel mercato di Oracle con la sua Unbreakable Linux rischia, sfortunatamente, di porre fine a questo clima di collaborazione: per evitare che l´azienda concorrente si avvantaggi del gran numero di patch apportate al kernel dai suoi ingegneri, Red Hat ha infatti cessato di distribuire le singole patch.

Come gran parte delle distribuzioni, Red Hat era solita fornire i sorgenti del suo kernel e, separatamente, tutte le patch da applicare per ottenere la versione utilizzata in RHEL; a partire dalla RHEL 6, però, le singole patch non sono più disponibili e i sorgenti del kernel includono già queste modifiche.

Questa scelta complica la vita di distribuzioni commerciali che, come Oracle Enterprise Linux, si basano su Red Hat ma danneggiano anche le distribuzioni comunitarie, che trovano più difficoltoso individuare e applicare patch a cui sarebbero eventualmente interessate.

Stando ai commenti alla notizia pubblicata su LWN.net, questo cambio di rotta sarebbe stato imposto dall´alto e gli stessi sviluppatori di Red Hat non ne sarebbero entusiasti; la (cattiva) pubblicità che riceverà questa notizia potrebbe spingere l´azienda a tornare sui suoi passi anche se, come ha fatto notare qualcuno, il fatto di non violare nessuna licenza mette Red Hat al riparo da qualsiasi problema legale.

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